Covid, focolaio a Fumone dopo un matrimonio: tutti gli alunni restano a casa fino al 5 novembre

Covid, focolaio a Fumone dopo un matrimonio: tutti gli alunni restano a casa fino al 5 novembre
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Domenica 31 Ottobre 2021, 22:02 - Ultimo aggiornamento: 22:46

La didattica  distanza per una sola classe della scuola elementare e la sospensione del tempo prolungato non sono bastati a circoscrivere il focolaio di Covid. Il sindaco di Fumone, Matteo Campoli, per fermare al crescita contagi che da qualche giorno sta interessando il paese ha deciso di lasciare a casa tutti gli alunni. 

«A scopo precauzionale – spiega Campoli – visto l’aumento di casi Covid all’interno del nostro comune, ho predisposto le lezioni in didattica a distanza a partire da martedì 2 novembre fino al 5 dello stesso mese.

La didattica a distanza garantirà maggiore sicurezza ad alunni, famiglie e a tutto il personale scolastico. Invito tutta la cittadinanza al rispetto delle regole di contrasto alla pandemia: mascherina nei luoghi chiusi, igienizzazione continua delle mani e mantenimento delle distanze. L’auspicio è che questo provvedimento venga al più presto revocato e si ritorni alle lezioni in presenza».

Il focolaio scoppiato nei giorni scorsi è partito dopo un matrimonio, ma poi sono spuntati altri casi non direttamente legati a quel cluster. Erano stati messi in Dad gli alunni della seconda classe della scuola elementare ed era stato sospeso il tempo prolungato, ma a quanto pare non è bastato. 

Il bollettino di oggi 31 ottobre 2021 registra 37 nuovi positivi su 875 tamponi. Ieri su 851 tamponi i casi erano stati 40. 

Numeri ancora contenuti, ma l'esperienza nella gestione della pandemia ha insegnato che certi segnali non vanno sottovalutati, come avverte la Asl di Frosinone.  «Da qualche giorno - dichiara il direttore generale Pierpaola D'Alessandro - stiamo assistendo ad un lento ma costante incremento dei casi di Covid-19, e tale aumento diffuso in tutta Italia, potrebbe essere il preludio ad una recrudescenza dell'epidemia anche in considerazione dell'abbassamento delle temperature e dell'aumento delle attività sociali in ambienti chiusi».

Vaccinazioni in calo

Il direttore D'Alessandro quindi invita ad attenersi alle regole di sempre (distanziamento fisico, uso delle mascherine chirurgiche e FFP2, igienizzazione delle mani). Intanto si accelera nella somministrazione delle terze dosi di vaccino per i soggetti superiori a 60 anni e per gli operatori sanitari qualora siano trascorsi sei mesi dall'ultima dose, e della dose aggiuntiva per i soggetti immunocompromessi.

Ma l'appello più accorato è stato rivolto a chi non si è ancora vaccinato: «Così facendo stanno mettendo a rischio la loro salute e quella dei loro familiari».

I numeri riferiscono un drastico calo delle somministrazioni di vaccino nell'ultima settimana. Dopo l'iniziale impennata delle somministrazioni dovuta all'obbligatorietà del Green Pass sui luoghi di lavoro, ora c'è il calo. In base al rapporto settimanale dell'Asl di Frosinone, tra il 22 e il 28 ottobre le dosi somministrate sono state 5.521; nei sette giorni precedenti (15-21 ottobre) le dosi erano state 6.949.

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