Covid Frosinone, ricomincia l'assedio al Pronto soccorso. Scuole chiuse a Ceccano e polizia locale sospesa a Sora

Covid Frosinone, ricomincia l'assedio al Pronto soccorso. Scuole chiuse a Ceccano e polizia locale sospesa a Sora
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Venerdì 23 Ottobre 2020, 10:18

Covid-19 altra giornata da maglia nera per la Ciociaria. Nelle ultime ventiquattr’ore ci sono stati 199 nuovi positivi: 15 sono ospedalizzati, il restate si trovava già in isolamento domiciliare. A Cassino i positivi sono stati 27, a Frosinone 18, ad Alatri 16, Sora 9, a Roccasecca, Ceccano e Ferentino 5, a Ceprano, Torrice, Fiuggi, Isola Liri e Ripi 4 casi. Il restate in 47 centri Ciociari.

Negli ultimi sette giorni c’è sempre stato un numero di positivi a tre cifre per un totale di 1164 casi. Ecco la sequenza a partire dal 16 ottobre: 100, 180, 275, 104, 147, 159 e ieri 199 (nel grafico in pagina indicati con il colore rosso).

Un boom mai registrato prima, nemmeno nella prima fase, quella del lockdown, anche se il numero dei tamponi eseguiti giornalmente è di gran lunga superiore a sei mesi fa.

Nella scorsa primavera la media era di circa 200 tamponi al giorno, oggi supera i 1.500.

Il nodo tamponi e Pronto soccorso sotto pressione

Proprio sul numero di tamponi eseguiti in Ciociaria arriva la presa di posizione della Cisl medici Lazio e della dottoressa Lucilla Boschero segretaria generale Cisl Medici di Frosinone: «Vorremmo che qualcuno ci spiegasse a cosa serve fare migliaia di tamponi se poi non si riescono a fare i tracciamenti. A questo punto a cosa serve sapere che c’è il tampone positivo e magari saperlo anche a diversi giorni di distanza dal prelievo?».

La pressione comincia ad essere alta sui Pronto soccorso, in particolare quello dello “Spaziani” dove si registrano decine di accessi di casi sospetti di Covid. Il che va ad aggiungersi al normale carico di lavoro che durante il lockdown era sensibilmente diminuito se non del tutto scomparso. Quindi, se possibile, la situazione è ancora più delicata e destinata ad aggravarsi con il passare dei giorni. Fatta eccezione per i casi emergenziali, molti vanno al Pronto soccorso per evitare le file ai drive-in, altri su indicazione dei medici di famiglia. Ma dove mettere tutti questi pazienti? Rianimazione è piena, Pneumologia è piena e anche i nuovi posti letto di Medicina, attivati nei giorni scorsi, sono destinati ad esaurirsi.

Oltre alla carenza dei posti letto c’è quella del personale. In questi giorni sono entrati in servizio i medici (non specialisti, laureati da un anno) reclutati per il reparto di urgenza con una selezione bandita lo scorso settembre. C’erano 5 posti in palio, se ne sono presentati solo tre.

Il sindaco di Ceccano chiude le scuole

A Cassino disposta la chiusura di una classe al plesso della scuola primaria San Silvestro, dopo il riscontro di un alunno positivo. Gli alunni della classe interessata dovranno recarsi il 29 ottobre prossimo, dalle ore 9 alle ore 13, al drive-in per il tampone. Ad Arpino il plesso Pagnanelli dell’Istituto Comprensivo Marco Tullio Cicerone è stato chiuso dopo il terzo caso positivo.

La prima risposta ciociara all’ultima ordinanza Covid di Zingaretti è arrivata da Ceccano. Non rispetto al coprifuoco, al via da oggi, bensì al potenziamento della didattica digitale negli istituti superiori a partire da lunedì 26 ottobre. Il sindaco Roberto Caligiore, infatti, ha chiuso le scuole di ogni ordine e grado per dieci giorni. Fino al 31 ottobre, pertanto, dovranno procedere con la didattica a distanza. Anche le superiori, dove era prossimo il ricorso alla Dad per il cinquanta per cento degli studenti, esclusi quelli del primo anno.

L’ordinanza, accolta da plausi e critiche, ha di fatto esteso un provvedimento già attuato al Liceo scientifico, interessato da positività accertate in almeno cinque classi. Il sindaco, dal canto suo, si è detto costretto a prendere tale decisione a fronte dell’incremento dei casi totali, ivi inclusi quelli “scolastici”. «Alla Asl sono un po’ in difficoltà - ha dichiarato nel suo video-intervento di ieri - Le strutture che ci devono tutelare e devono garantire in tempo reale l’esito dei tamponi dei ragazzi non stanno funzionando». 

Infine, preannunciando controlli anti-Covid in città, la richiesta di potenziamento del personale della Asl nella speranza che «questi dieci giorni bastino - si è augurato - per mettere a punto questa strategia». Chiamati in causa, i già candidati a sindaco Marco Corsi ed Emanuela Piroli, ormai consiglieri di minoranza, hanno detto la loro. «È una scelta fatta senza pensare alle famiglie dei ragazzi che in questo periodo non andranno a scuola - ritiene Corsi - Non tutti i genitori, ovviamente, sono lavoratori in smart working e non ci sono ulteriori aiuti statali come il “bonus baby-sitting”. Di fatto, per via di casi non originatasi forzatamente negli ambienti scolastici, sono state chiuse le scuole. Se è per non creare assembramenti davanti alle stesse, sarebbe stato sufficiente incrementare i controlli della Polizia municipale e spero che almeno questo sia fatto nel resto della città».

Così, invece, l’oppositrice Piroli: «Non condivido, ma prendo atto della decisione del sindaco, fiduciosa che questa sia frutto di un’accurata valutazione. Auspico che in questi giorni di sospensione ci sia un calo dei contagi, come probabilmente Caligiore avrà previsto. Le scuole sono sicure, tanto che in molti plessi non ci sono casi di positività. Si pagano superficialità dovute alla poca consapevolezza del rischio. Sollecito il sindaco ad approfittare di questo periodo, per intervenire ed aumentare la sicurezza dentro e fuori le scuole e affinché riattivi il servizio scuolabus».

A Sora si ferma la polizia locale

L’intero corpo della polizia locale di Sora è stato sottoposto a test rapido per il Covid-19. Gli esami sugli agenti della municipale sono stati effettuati nel pomeriggio di mercoledì dopo che due dei vigili in servizio a Sora sarebbero entrati in contatto con familiari positivi al coronavirus. Come da prassi, quindi, è partito il protocollo. In prima battuta i tamponi sono stati eseguiti sui vigili poi su tutti i colleghi.

Poi, ieri pomeriggio, la decisione: a scopo precauzionale per la tutela della salute dei lavoratori e dei cittadini, il comando della Polizia Locale non potrà assicurare i servizi ordinari e di pronto intervento nelle prossime ore e rimarrà chiuso fino a nuove disposizioni. Per eventuali urgenze si invita la cittadinanza a contattare il numero di emergenza nazionale 112 o le forze di polizia locali.

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