Contagi ancora in ballo la prima zona rossa in Ciociaria: ore decisive per Torrice.
Numeri dell’emergenza che per il piccolo centro della Ciociaria lasciano davvero poco spazio alle libere interpretazioni, dopo le relazioni dell’Asl tutto è nelle mani del presidente della Regione Lazio che nelle prossime ore dovrà decidere sulla zona rossa. A Torrice (4.800 abitanti), e non solo, a preoccupare sono i tanti cluster familiari. Tanto che il commissario prefettizio Anna Mancini, nelle scorse ore ha affermato: «Ad indignare ancora di più è il fatto che l’impennata dei contagi può essere fatta risalire, in molti casi, a contesti familiari dove è venuto meno il più basilare rispetto delle regole e dei suggerimenti che ormai da almeno un anno vengono forniti alla popolazione».
Nuovo appello al rigoroso rispetto delle disposizioni per il contenimento della pandemia si è alzato dal sindaco di Monte San Giovanni Campano, altro paese dove ci sono stati picchi di contagi, Angelo Veronesi. «Evitiamo gli assembramenti, da essi possono arrivare solo effetti negativi» , ha detto il sindaco. In generale la Ciociaria viene attenzionata, il rapporto tra tamponi e nuovi positivi e al 20 percento, ciò vuol dire che su 100 tamponi eseguiti 20 sono positivi. Numeri che, per il secondo giorno consecutivo, riportano indietro di due mesi l’emergenza legata alla pandemia in Ciociaria.
Nei comuni il parziale di ieri è stato:
Frosinone 15 positivi, Alatri 14, Veroli 14, Ceccano 10, Ferentino 10, Torrice 5, Boville Ernica 4, Monte San Giovanni Campano 4, Ripi 3, Pofi 3. Negli altri paesi i positivi sono stati 22. Nelle ultime 24 ore, ci sono stati altri 5 morti, si tratta di un uomo di 90 anni residente a Roccasecca, un uomo di 81 anni residente a Frosinone, una donna di 80 anni residente a Cassino, un uomo di 85 anni residente a Cassino e una donna di 89 anni residente a Paliano.
Nei primi 21 giorni di febbraio sono stati 60 i morti per Covid.
ATTENZIONE A ISOLA LIRI
Attenzione altissima nelle scuole. Ad Isola Liri, dove la settimana scorso in sei giorni, ci sono stati 70 positivi, ieri è scattata la chiusura delle scuole fino al sei marzo. Il sindaco Massimiliano Quadrini ha disposto la chiusura del plesso scolastico scuola media ex Baisi, scuola primaria Montemontano e sezione distaccata della scuola dell’infanzia Carnello, insistente nell’edificio scolastico ex Baisi di Via Carnello. «La chiusura del plesso è stata disposta a titolo precauzionale - è stato spiegato dal Comune - dopo che alcuni episodi di positività si sono succeduti senza soluzione di continuità. Abbiamo a cuore la sicurezza dei cittadini e dobbiamo coniugare con la massima prudenza le esigenze della scuola con quelle della salute pubblica, e adottare ogni opportuno provvedimento in tal senso».
Nel frattempo è stata confermata la data del primo marzo (lunedì) per le prenotazioni dei vaccini presso i medici di famiglia. Si parte con gli Under65 fino a completamento del ventaglio della popolazione. Sono 200 i medici di base che hanno aderito al progetto regionale per la somministrazione del vaccino AstraZeneca negli studi privati. Ciò anche per una questione logistica legata alla conservazione del vaccino AstraZeneca che avviene senza congelatori, a differenza del vaccino Pfizer. Saranno 250 le dosi di AstraZeneca che verranno somministrate ogni 24 ore, le quali si aggiungono alle attuali 300 quotidiane di Pfizer.
COVID
Covid, da lunedì vaccinazioni anche negli studi dei medici di famiglia

23 Febbraio 2021
(Lettura 3 minuti)
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