Boom contagi, la Asl di Frosinone: «Settimana più dura da inizio anno». Il virus corre tra i giovani

Boom contagi, la Asl di Frosinone: «Settimana più dura da inizio anno». Il virus corre tra i giovani
di Vincenzo Caramadre
3 Minuti di Lettura
Domenica 14 Marzo 2021, 08:33

Covid, la zona rossa non basta: è boom di contagi, nella settimana più nera dall'inizio del nuovo anno per la provincia di Frosinone. Era atteso ed è arrivato il picco della terza ondata. Nelle ultime ventiquattr'ore ci sono stati 324 nuovi positivi su 2568 tamponi. Il rapporto fra tamponi e nuovi positivi, per il secondo giorno consecutivo, si è attestato intorno al 13 percento. Quattro i decessi: un uomo di 76 anni residente ad Isola del Liri, un uomo di 80 anni residente a Supino, un uomo di 69 anni residente a Frosinone e un uomo di 74 residente a Veroli.

«La settimana corrente è stata senz'altro la più dura dall'inizio dell'anno - spiegano dalla Asl di Frosinone - L'andamento dei contagi è tutt'ora in crescita, in linea con le previsioni degli epidemiologi che indicavano in questa settimana quella più a rischio, tenuto conto delle date di decorrenza dei provvedimenti restrittivi in atto.

Nei sette giorni dal 6 al 12 marzo si sono avuti 1738 casi pari ad un'incidenza di 364 casi ogni 100.000 abitanti. La settimana precedente i casi erano stati 1493 con una incidenza di 313 casi ogni 100.000 abitanti».

 

 

Il virus cambia bersaglio: aumenta l'incidenza tra i giovani

A preoccupare sono i cluster familiari, dove si annida un caso su due dei contagi. E il virus, forse a causa delle varianti, ha cambiato bersaglio: «Nel corso delle ultime settimane - proseguono dalla Asl - si è assistito ad un progressivo incremento di incidenza nelle fasce di età più giovani (21,93% dei casi al di sotto dei 20 anni di età contro 19,51%)».
Ieri, per il secondo sabato consecutivo, al drive-in pediatrico della Casa della salute di Pontecorvo ci sono state lunghe code con 84 bambini e ragazzi sottoposti a tampone.

«L'attività di tracciamento, che nella nostra azienda prosegue senza sosta con percentuali di diagnosi superiori alla media regionale - ha spiega ancora il direttore generale della Asl Pierpaola D'Alessandro - ha messo in luce il permanere di una forte prevalenza di contagi avvenuti in ambito familiare. Appare perciò necessario rispettare scrupolosamente le norme restrittive previste attualmente dall'instaurazione della zona rossa, oltre che all'adozione delle precauzioni generali».

 

 

Alatri, Frosinone e Veroli i Comuni più colpiti

A livello territoriale preoccupa e non poco, invece, l'andamento dei contagi nell'area nord-est della provincia. Più precisamente Alatri, Frosinone e Veroli. La maglia nera dei casi, ieri in riferimento ai tamponi eseguiti nella giornata di venerdì, è andata ad Alatri con 46 positivi, poi c'è il Capoluogo con 40 casi e Veroli con 29. Continuano i contagi anche a Monte San Giovanni Campano, centro al 14esimo giorno di zona rossa, dove ci sono stati 12 nuovi contagiati.

Il picco della terza ondata l'Asl lo attendeva proprio nel weekend in corso, tant'è che a metà settimana scorsa ha adottato due provvedimenti strategici per evitare l'ingorgo al pronto soccorso dell'ospedale "Spaziani" di Frosinone e per avere più posti letto. Per il primo aspetto il 118 è stato inviato, almeno fino a domani (lunedì 15 marzo) a smistare i pazienti anche verso l'ospedale di Sora. Per la rimodulazione dei ricoveri, invece c'è stato un incremento di 36 posti letto all'ospedale di Frosinone, al reparto ex medicina di Alatri.

L'impennata della curva dei contagi c'è stata anche a livello regionale: si sono registrati 1.998 casi positivi e 19 decessi. Da questa notte zona rossa in tutto il Lazio.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA