Covid, i casi di varianti salgono a 37: la Asl fa chiudere le scuole a Frosinone e in altri trenta Comuni

Covid, i casi di varianti salgono a 37: la Asl fa chiudere le scuole a Frosinone e in altri trenta Comuni
di Vincenzo Caramadre
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Lunedì 1 Marzo 2021, 23:39 - Ultimo aggiornamento: 4 Marzo, 12:51

Non è bastata l’istituzione della zona arancione in tutta la provincia. La circolazione delle varianti del Covid, inglese e brasiliana, sta determinando un’ulteriore accelerazione dei contagi. Servono misure più drastiche per contenere l’epidemia. Al momento in provincia di Frosinone sono 37 i casi accertati di varianti del virus SARS-CoV-2 di cui 9 in età pediatrica 4 di variante inglese e 5 di “variante brasiliana.

Per questa ragione la Asl, con una pec urgente inviata ieri pomeriggio al capoluogo e altri 30 Comuni, così come previsto dalla stessa ordinanza regionale, ha invitato i sindaci a chiudere la scuole per due settimane, in parallelo alla durate della zona arancione.

I Comuni interessati sono quelli con casi di varianti o con una casistica superiore a 250 casi per 100.000 abitanti.

L’elenco è il seguente: Arce, Amaseno, Boville Ernica, Broccostella, Campoli Appennino, Castelliri, Castelnuovo Parano, Ceccano, Collepardo, Coreno Ausonio, Esperia, Ferentino, Fontechiari, Frosinone, Guarcino, Giuliano di Roma, Isola del Liri, Monte San Giovanni Campano, Pescosolido Piedimonte San Germano, Ripi, San Giovanni Incarico, Sant’Andrea del Garigliano, Sora, Strangolagalli, Torrice, Vallecorsa, Veroli, Vicalvi e Villa Santa Lucia.

Il caso del capoluogo

I sindaci hanno dato immediatamente seguito disponendo le ordinanze per la sospensioni delle lezioni in presenza in tutte le scuole di ogni ordine e grado fino al 14 marzo.

Il problema delle scuole, prima del sollecito della Asl, era stato affrontato dal sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani che in una nota scrive: «Devo ringraziare la pronta sensibilità istituzionale mostrata dal presidente Zingaretti e dal direttore generale della Asl di Frosinone, D’Alessandro, con i quali abbiamo portato avanti una riflessione importante, in linea con il principio di precauzione, dimostrando come oggi sia indispensabile attuare soluzioni pratiche, anziché rincorrere problemi teorici».

Comuni come Frosinone, osserva il sindaco, «oltre alla popolazione residente, ricevono anche quella proveniente dagli altri comuni, per motivi di lavoro o di studio». Questo quindi implica un calcolo diverso da quello adottato per gli altri Comuni per individuare l’indice di trasmissione del virus, quello in base al quale vengono adottate le misure restrittive.

Meno tamponi, ma il trend dei contagi resta critico

L’andamento dei contagi resta critico. In rapporto al minore numero di tamponi effettuati nella giornata di domenica (574), il numero dei nuovi positivi è alto: 97 casi. Il rapporto quindi è di circa il 17%, sopra il livello di guardia. Record di positivi a Frosinone e Alatri, con 12 casi ciascuno. Questa la situazione negli altri Comuni: Anagni 10 positivi, Ferentino, Fiuggi e Veroli 7, Monte San Giovanni Campano, Supino e Torrice 5, Ceccano e Piglio 4, Boville Ernica e Strangolagalli 3, Amaseno e Isola Liri 2, Castro dei Volsci, Paliano, Piedimonte San Germano, San Giovanni Incarico, Sgurgola, Sora, Torre Cajetani, Vallecorsa e Vico nel Lazio 1.

Ci sono stati anche tre morti, le prime vittime del mese di marzo. Si tratta di un uomo di 73 anni residente a Frosinone, una donna di 77 anni residente a Veroli e una donna di 85 anni residente a Frosinone.

In questi giorni sono ricomparse le lunghe code ai drive-in per i tamponi. Restano osservati speciali, in base alle valutazioni dello “Spallanzani”, cinque comuni: Sora, Alatri, Veroli, Isola del Liri e Piedimonte San Germano. Nel primo giorno di zona arancione ci sono stati controlli e iniziative di molti sindaci per contenere, ulteriormente la pandemia.

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