Coppia ciociara di ritorno dalla Grecia: «Facciamo la fila per i traghetti, non lamentiamoci di quelle per i tamponi»

L'avvocato Valeria Conte di Isola del Liri
di Irene Mizzoni
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Giovedì 20 Agosto 2020, 07:00

«Non abbiamo visto molti controlli, sappiamo che qualche giorno fa le autorità locali hanno chiuso tre locali per via degli assembramenti ma in generale noi eravamo fra i pochissimi ad indossare la mascherina».

Valeria Conte, avvocato di Isola del Liri, lunedì è rientrata dalla Grecia dove ha trascorso due settimane di vacanza insieme al marito, avvocato anch’egli. I due sono degli habitué della Grecia. Già a luglio - e ora ad agosto - hanno soggiornato nella penisola ellenica. Prima a Santorini, poi a Sérifos, due delle isole delle Cicladi.

«Rispetto a luglio ora abbiamo avuto paura - racconta Valeria - C’erano molti più turisti, i mezzi di trasporto erano pieni, abbiamo visto pochi controlli. Sembra che tutto sia rimesso al buonsenso della persone. A luglio è stato un viaggio molto più tranquillo, eravamo sereni e non c’era molta gente, ma ora con le notizie che arrivavano dall’Italia non è stato semplice. I turisti rispetto a luglio ora erano molti di più. Noi siamo stati attentissimi, abbiamo indossato sempre la mascherina ma eravamo solo noi a farlo. E chi le portava magari non le indossava correttamente. Quindi ci siamo limitati molto negli spostamenti, abbiamo scelto mete meno belle ma più sicure». Lunedì 17 agosto la coppia è rientrata a Ciampino.

Le disposizioni della Regione Lazio sono chiare: per chi rientra in Italia da Grecia, Spagna, Croazia e Repubblica di Malta dal 13 agosto è obbligatorio segnalarsi alle autorità sanitarie, avere un risultato negativo al tampone effettuato entro 72 ore prima del rientro, oppure, entro 48 ore dal ritorno. Va eseguito il tampone e bisogna rimanere isolati presso la propria abitazione fino al risultato. Se non si è già fatto il tampone prima di rientrare, bisogna recarsi entro 48 ore presso un drive-in della Regione portando la tessera sanitaria e la documentazione di viaggio/soggiorno.

Valeria e il marito hanno effettuato il tampone presso il drive-in di Frosinone. «Già prima di atterrare in aeroporto a Ciampino ho iniziato a chiamare il numero verde per avere indicazioni e segnalarci – racconta Valeria – Sono riuscita a parlare con un operatore dopo una ventina di minuti, eravamo in auto. L’indomani mattina, abbiamo prima contattato il nostro medico di famiglia per farci fare la ricetta medica, poi ci siamo recati al drive-in dell’ospedale di Frosinone dove siamo stati sottoposti al tampone. La ricetta medica non ce l’hanno chiesta, è bastata la tessera sanitaria. Poi siamo rientrati a casa dove siamo rimasti fino a stamattina (ieri per chi legge, ndr). Infatti, alle 8,30 ci hanno comunicato che i tamponi erano negativi. Quello che voglio sottolineare – racconta ancora Valeria – è che sento molte chiacchiere in giro. La gente aspetta senza problemi ore e ore di fila per imbarcarsi per esempio su un traghetto e poi si lamenta perché deve fare un test. Vanno rispettate le regole ma non tutti sembrano capirlo. Eppure è in gioco la sicurezza personale e dei propri familiari. Insomma sappiamo tutti che c’è in gioco la vita, perché lamentarsi? I disagi li stiamo subendo tutti. Pensa che io dal 5 marzo ad oggi mi sono recata in Tribunale una sola volta, è drammatico però è questa la situazione».

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