Consorzio Asi di Frosinone, via libera a sedici opere in otto zone industriali

Consorzio Asi di Frosinone, via libera a sedici opere in otto zone industriali
di Stefano De Angelis
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Venerdì 5 Marzo 2021, 16:32 - Ultimo aggiornamento: 16:35

Diverse opere da portare a termine in tre anni in otto zone industriali della Ciociaria, dal Frusinate al Sorano, e la concessione trentennale degli impianti di depurazione nonché delle reti idriche e fognarie alla società in house dell’Asi, la Aea. Due punti su cui, ieri mattina, è arrivato all’unanimità il via libera dell’assemblea dei soci del Consorzio Asi.

All’incontro, che si è tenuto in modalità telematica, ha partecipato oltre il 95 per cento degli aventi diritto. Dopo l’esito del voto, il presidente dell’Asi, Francesco De Angelis, si è mostrato soddisfatto: «Un risultato importante, frutto di una piena condivisione in favore del nostro territorio» ha sottolineato. Il primo argomento in discussione è stato quello relativo ai progetti in cantiere per favorire lo sviluppo dei territori. In sostanza, si tratta di sedici interventi infrastrutturali da realizzare negli otto agglomerati industriali di Frosinone, Ceccano, Ferentino, Anagni, Sora, Ceprano, Arpino e Broccostella. Lavori da ultimare nel giro di tre anni, tra il 2020 e il 2023, grazie a fondi già stanziati per un totale di dodici milioni di euro. «Parliamo di opere vere, frutto di un protocollo con Regione e Astral - ha spiegato De Angelis -.

Tre partiranno nei prossimi mesi, due a Frosinone e una a Ceccano, perché sono stati già approvati i progetti esecutivi». Si aggiungono così all’altro grande investimento, quello per il nuovo asse attrezzato sulla Morolense.


L’assemblea, inoltre, ha approvato la delibera d’indirizzo per la trasformazione del contratto con la Aea, cui sarà affidata per trent’anni la concessione dei depuratori e delle reti idrauliche. Un passaggio che, come primo passo, prevede l’individuazione di un socio privato attraverso una procedura di evidenza pubblica. Poi la nuova società pubblico-privata dovrà realizzare «un piano di investimenti di circa cinquanta milioni di euro per l’efficientamento, l’ampliamento, l’ottimizzazione e la mitigazione ambientale di tutte le attività da svolgersi, comprese le risorse necessarie per l’avvio del depuratore di Anagni». Nel frattempo, si pensa sempre di più al costituendo Consorzio unico del Lazio, di cui De Angelis è commissario dopo la nomina avvenuta a dicembre 2018. «Quando partiremo con il Consorzio unico - ha concluso - ci saranno dati in dotazione altri cinquanta milioni per le infrastrutture e un importo ancora da definire per la digitalizzazione».

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