Un’altra pioggia di euro per i piccoli Comuni della Ciociaria. Dopo i milioni stanziati con il decreto governativo per sostenere le attività economiche, artigianali e commerciali, anche per favorirne l’ammodernamento e l’adeguamento tecnologico, ora arrivano altri contributi regionali. Questa volta, però, sono destinati al recupero e alla riqualificazione dell’arredo urbano, dei centri storici, delle aree verdi e degli edifici utili alla collettività. I fondi sono collegati all’avviso pubblico “Un paese ci vuole 2020” e a beneficiarne sono anche quaranta Comuni della provincia, grazie ai progetti risultati meritevoli da parte dell’ente di via Della Pisana. In totale nel territorio regionale sono 141, gli ultimi 78 finanziati con l’approvazione dello scorrimento della graduatoria relativo alla seconda annualità, per un investimento complessivo di 5,5 milioni.
GLI INTERVENTI
Ma in quale misura saranno erogate le risorse? Lo hanno spiegato dalla Regione. In sostanza saranno concessi fino a 40 mila euro per «progetti di recupero e rigenerazione di luoghi e spazi importanti per la vita sociale e culturale delle comunità e in particolare dei giovani». I Comuni, dunque, potranno impiegare queste somme per diversi tipi d’intervento, in base ai piani già presentati e approvati. Sarà possibile così aprire cantieri per la sistemazione delle piazze, dei giardini e dei percorsi dei centri storici; eseguire lavori di manutenzione di edifici e ambienti per la collettività e per la riqualificazione paesaggistica di parchi, sentieri e aree di pregio naturalistico.
Soddisfazione è stata espressa dal governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, il quale in più di un’occasione ha sottolineato l’importanza che rivestono i piccoli borghi nell’ambito della programmazione regionale. «Per il biennio 2021-2022 - ha spiegato - abbiamo ammesso al finanziamento ben 141 nuovi progetti di valorizzazione in tutte le province della regione.
L’ELENCO DEI COMUNI
Ecco l’elenco dei Comuni sovvenzionati attraverso il bando “Un paese ci vuole”: i primi 21 sono stati quelli di Atina, Ausonia, Campoli Appennino, Castro dei Volsci, Castrocielo, Colle San Magno, Coreno Ausonio, Esperia, Fontana Liri, Fontechiari, Fumone, Pescosolido, Picinisco, Piglio, San Biagio Saracinisco, San Donato Val di Comino, Sant’Apollinare, Santopadre, Torre Cajetani, Torrice e Vallemaio. A questi ora si aggiungono altri 19 e sono: Casalattico, Falvaterra, Gallinaro, Giuliano di Roma, Guarcino, Pofi, Posta Fibreno, San Giovanni Incarico, Serrone, Settefrati, Sgurgola, Strangolagalli, Supino e Trevi nel Lazio, Trivigliano, Vallecorsa, Villa Santa Lucia, Villa Santo Stefano e Viticuso.