Covid, festa in cortile e carenze nelle aziende: raffica di multe

Covid, festa in cortile e carenze nelle aziende: raffica di multe
di Stefano De Angelis
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 10 Febbraio 2021, 15:26 - Ultimo aggiornamento: 15:33

La curva dell’epidemia in Ciociaria sembra essersi stabilizzata e il territorio già da giorni è tornato in zona gialla, ma non per questo i controlli sul rispetto delle misure anticontagio si sono fermati. Anzi, tutt’altro dal momento che, come invocato da più parti, non bisogna abbassare la guardia. La riprova sta nell’ultima serie di accertamenti effettuati dai carabinieri. Il bilancio è stato di quindici persone multate. Stessa sorte, inoltre, è toccata a undici aziende. Nel mezzo, poi, la scoperta di alcuni lavoratori in nero e di una percettrice del reddito di cittadinanza che aveva appena preso servizio in un’attività imprenditoriale. L’attività di monitoraggio degli uomini dell’Arma ha interessato diversi centri della provincia, da nord a sud.

LA FESTA
E proprio durante un servizio di prevenzione, nell’ambito del piano predisposto per arginare l’emergenza sanitaria, i militari si sono imbattuti in una festa organizzata nel cortile di un’abitazione. E’ accaduto l’altro ieri a Cervaro. In tutto erano tredici persone di nazionalità rumena tra i 30 e i 50 anni. Stando alla ricostruzione, si erano riunite per un momento conviviale a base di musica ad alto volume, ma senza tenere conto della distanza di sicurezza interpersonale prevista dal decreto governativo. Sono stati tutti identificati e, alla fine, per loro è scattato il verbale, per ciascuno una multa di 400 euro. Non è andata meglio a due automobilisti, fermati per un controllo a San Vittore del Lazio.

Entrambi, un 40enne e un 51enne, provenivano dalla Campania e alla pattuglia non hanno fornito motivi ritenuti validi sulla loro presenza in quel posto. Anche per loro, dunque, è stata elevata una sanzione amministrativa di 400 euro.


VERIFICHE NELLE AZIENDE
Le verifiche dei carabinieri, inoltre, hanno riguardato anche negozi e imprese. L’obiettivo è quello di garantire che negli esercizi aperti al pubblico e nei luoghi di produzione vengano osservate le prescrizioni per il contenimento del contagio. In questo ambito sono in campo i militari dell’ispettorato del lavoro di Frosinone: undici le aziende sottoposte a controlli nell’ultima settimana nei centri di Anagni, Fiuggi, Sora e Atina e in tutte, stando alle risultanze, sono emerse irregolarità relative alle norme anti Covid, in particolare legate alla carenza di misure di informazione e prevenzione rispetto al rischio epidemiologico. In un’attività, inoltre, sono stati trovati tre lavoratori in nero, di cui due cittadini non comunitari con permesso di soggiorno e una beneficiaria del reddito di cittadinanza, al suo primo giorno di impiego. Per l’azienda era stata disposta la sospensione dell’attività, poi revocata dal momento che ha proceduto a regolarizzare la posizione dei tre. Per la donna è stata richiesta l’interruzione del sussidio. Al termine delle ispezioni, complessivamente, sono state elevate sanzioni amministrative per 14.520 euro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA