È conosciuta come la truffa del “soldato innamorato” e in Italia è stata messa a segno diverse volte, da nord a sud. Teatro dell’ultima messinscena è stato il Cassinate e a incappare nel copione trappola è stata una 53enne. Questa volta, però, il finale l’hanno scritto i carabinieri di Piedimonte, che hanno denunciato due persone. Nei guai sono finiti un 38enne ghanese residente in Inghilterra e un 23enne nigeriano di stanza in provincia di Torino: nei loro confronti è stata mossa l’accusa di truffa e sostituzione di persona aggravata e in concorso.
Le indagini sono scattate dopo la segnalazione della donna, adescata sul web.
Dagli accertamenti dei carabinieri è poi venuto fuori che il profilo social del sedicente soldato era stato realizzato con un’identità digitale rubata a un vero ufficiale dell’esercito degli Stati Uniti. I due conti correnti dove è confluito il denaro, invece, sono risultati intestati ai denunciati, al 38enne e al 23enne. Dalle indagini, inoltre, è emerso che i due non sarebbero nuovi alla tecnica del “finto soldato americano innamorato”: sono ritenuti gli autori di altre truffe, avvenute nell’arco temporale di tre mesi, ai danni di donne sole o con situazioni sentimentali complicate per una cifra quantificata in quasi 70.000 euro.