Fiaccolata per la legalità a Sora, vigilia di divisioni e polemiche

Fiaccolata per la legalità a Sora, vigilia di divisioni e polemiche
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Martedì 13 Ottobre 2020, 06:40

Un tempo si diceva che anche i piccoli gesti fanno la differenza. Ma a Sora anche una massima inconfutabile come questa diventa relativa. Ed organizzare una fiaccolata - all’indomani di una operazione che ha portato all’arresto di 27 persone - una fiaccolata contro tutte le mafie e per la legalità diventa un problema e motivo per gettare fango persino sull’amministrazione.

L’iniziativa è stata organizzata per venerdì sera a partire dalle 19:30 e si articolerà in tre momenti: la fiaccolata vera e propria, un flash mob ed un momento dedicato al dibattito. Provando per un attimo ad archiviare l’operazione Requiem che ha puntato i riflettori su una piaga di Sora di cui tutti sapevano ma di cui nessuno parlava - il cosiddetto segreto di Pulcinella per usare le parole del consigliere Fabrizio Pintori - i valori che animano la manifestazione avrebbero quantomeno dovuto mettere d’accordo tutti, aldilà persino delle polemiche legate al Covid pur validissime considerato l’alto numero di contagi in città . E invece pochissimi - ad eccezione di una piccola frangia di persone - dovrebbero essere, stando al dato che emerge dai social, coloro che parteciperanno alla fiaccolata così come non parteciperanno - e questo è certo - alcune associazioni impegnate quotidianamente nel sociale, come Il Faro che ha scelto un profilo più basso.

E ad una settimana esatta dal blitz della Squadra Mobile, GdF e DDa esce allo scoperto il Movimento 5 Stelle che parte proprio dall'operazione che ha preso in via nel 2018: " Di fronte a tale operazione tutti ed in particolare il mondo politico sorano devono interrogarsi sul ruolo che la criminalità ha assunto a Sora e nei comuni limitrofi e sull’impatto che sta determinando sull’economia cittadina. Il Sindaco ha affermato che Sora è una città fondamentalmente sana e che vive onestamente di lavoro, tale rappresentazione della realtà sorana è sicuramente corretta e non si intende confutarla, tuttavia si deve aggiungere che il dibattito pubblico nella nostra città non ha mai attribuito il giusto spazio alle riflessioni sulla presenza di organizzazioni criminali nel tessuto della società e dell’economia locale. Per decenni si è avuto a che fare con il segreto di Pulcinella, ma adesso non ci sono più scuse, nessuno potrà dire “non lo sapevo”: la camorra è presente a Sora".

Un'affermazione confermata dagli arresti e dal contenuto degli atti della Procura che qualcuno ha letto rabbrividendo.

L'operazione ha portato a conoscenza dell’opinione pubblica l’esistenza di due gruppi dediti al crimine, di cui uno composto da elementi locali: "Fermo restando il principio della presunzione d’innocenza, e che quindi i capi d’imputazione contestati alle persone coinvolte dovranno essere vagliati dagli organi giudiziari competenti, non ci si può sentire rassicurati sul fronte della sicurezza pubblica al cospetto di un elenco che contiene decine di nomi, per la maggior parte di persone nate e residenti a Sora".

Sarà forse per questo che molte persone ammettono di avere paura e di non avere letteralmente il coraggio per scendere in strada e farsi vedere dai parenti degli arrestati. Ma la fiaccolata, giova ricordarlo, non è contro nessuno tanto meno contro chi dovrà difendersi dentro un'aula di Tribunale. E' stata si evidenziata la presenza di una criminalità organizzata a livello cittadino e non solo di importazione ma i problemi sono più ampi ed articolati e riguardano il territorio provinciale. "Non è il momento della paura né dello sconforto, ma quello della reazione dei cittadini e delle istituzioni", al cui fianco bisognerebbe scendere senza paura. Pintori si rivolge infine ai cittadini chiedendo loro di smettere di lamentarsi: "Ogni cittadino può e deve fare la sua parte contro la criminalità organizzata".

Contro la fiaccolata Rifondazione Comunista che chiede invece un consiglio comunale aperto per parlare di legalità: " Il nostro sostegno verso il lavoro delle forze dell' ordine e dello Stato è massimo, concretizzatosi con la suddetta operazione che ha stroncato una vasta e capillare rete di traffico di droga, ma per combattere questo fenomeno che ferisce mortalmente giovani, famiglie e il nostro tessuto sociale, la sola repressione non è sufficiente, e diviene fondamentale agire in sede istituzionale creando sinergie con strutture, associazioni e competenze del settore, dare vita spazi di socialità e di confronto, centri sportivi pubblici e gratuiti, eventi culturali e formativi, per dare ai giovani posti occasioni e strumenti che gli consentano di coltivare interessi e pratiche sane, tenendoli cosi lontani dalla strada e dalle devianze. Le fiaccolate non bastano".

Ro. Pu.

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