Covid Frosinone, la curva oscilla: 11 nuovi casi

Covid Frosinone, la curva oscilla: 11 nuovi casi
2 Minuti di Lettura
Giovedì 1 Ottobre 2020, 07:10

Riprende l’altalena dei contagi: nella giornata di ieri in Ciociaria ci sono stati 11 nuovi casi. Si tratta di persone residenti a Frosinone, Cassino (2 casi), Sora, Veroli, San Giorgio a Liri, Giuliano di Roma (2 casi), Ceccano, Ferentino ed Esperia. Tutti i casi sono già noti e isolati, ciò vuol dire che tutte le persone erano già in isolamento domiciliare. Proseguono gli accertamenti nelle scuole dopo la chiusura di tre classi di altrettanti istituti superiori: due a Cassino e una a Frosinone, si è in attesa dei tamponi. Sempre nel Capoluogo si sta valutando la posizione di un alunno di una scuola media. A livello regionale, invece, su oltre 10 mila tamponi sono stati registrati 210 casi e di questi 110 a Roma, cinque i decessi. Ma per la prima volta spuntano i guariti e sono 106. “Diminuiscono i casi con mille tamponi in più, occorre, tuttavia, mantenere alta l’attenzione. Ormai dal mese di giugno è stato triplicato il tasso dei testati, dimezzata la letalità e mortalità inferiore quattro volte la media nazionale (dati osservatorio nazionale sulla salute delle regioni, ndr)”, ha spiegato l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.

Nelle province laziali sono stati registrati 37 casi e un decesso nelle ultime ventiquattr’ore. Nell’Asl di Latina sono 15 i positivi e si tratta di uno caso con link dalla Sardegna, uno dalla Puglia e uno dalla Grecia. Quattro i casi con link famigliari di casi conosciuti. Un caso individuato in fase di pre-ospedalizzazione. A Viterbo ci sono 3 nuovi positivi e si tratta di un contatto di un caso già noto e isolato. Nell’Asl di Rieti, infine, sono 8 i casi e si tratta di contatti di casi già noti e isolati, ma qui si registra un decesso”. Finora è stato puntato tutto sui vaccini, ora la giunta regionale ha approvato un protocollo d’intesa con l’Università di Tor Vergata per sostenere la ricerca e la sperimentazione per testare un farmaco in grado di curare i malati di Covid-19 nel più breve tempo possibile. L’Università degli Studi Tor Vergata, in particolare la Sezione di Genetica del Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione, è già impegnata, in collaborazione con l’Università di Toronto, nell’individuazione di una metodologia da utilizzare per la terapia contro il Covid-19. “Dopo l’impegno nella ricerca di un vaccino contro il Coronavirus, la Regione è al fianco della comunità scientifica anche per lo sviluppo di farmaci in grado di curare chi di Covid-19 si sia già ammalato", ha dichiarato il presidente della Regione, Zingaretti.
Vi. Ca.
© RIPRODUZIONE RISERVATA