Frosinone, lotta al virus e scorte di plasma: primo donatore ciociaro di anticorpi anti Covid

Frosinone, lotta al virus e scorte di plasma: primo donatore ciociaro di anticorpi anti Covid
di Stefano De Angelis
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Giovedì 16 Luglio 2020, 21:36 - Ultimo aggiornamento: 21:56


Sul fronte della lotta al Sars Cov 2 anche in Ciociaria scatta la fase tre della prevenzione. Domani (venerdì), infatti, l'Asl riceverà il plasma iperimmune dal primo donatore della provincia di Frosinone. Si tratta di un paziente che ha combattuto e vinto il virus e che ha prodotto nel sangue gli anticorpi utili a contrastare il Covid.

Ad annunciarlo è stata l'azienda sanitaria del capoluogo, sottolineando, inoltre, che molti altri guariti dall'infezione “si stanno facendo avanti per effettuare la selezione e le analisi necessarie per poter procedere alla raccolta del plasma”. L'obiettivo, infatti, è quello di riuscire ad averne il più possibile per poter intervenire, in caso di necessità, con la specifica terapia.

Il prelievo sarà eseguito dal servizio trasfusionale dell'Asl, autorizzato a reperire e a conservare la componente liquida del sangue contenente le difese immunitarie sviluppate in risposta al virus.

“Grazie alla generosità dell’ex paziente, nel caso in cui ci fosse una nuova ondata epidemica, che tutti ci auguriamo non si verifichi, il suo plasma, ricco di anticorpi contro il Coronavirus, potrà essere utilizzato per curare la malattia affinché altri concittadini in futuro non debbano affrontare forme gravi e subire lo stress e la preoccupazione, anche dei familiari, per la necessità di un ricovero in terapia intensiva” spiegano dall'Asl.

I DONATORI 
Chi può donare il plasma iperimmune? Possono farlo coloro che sono guariti dal Covid e anche quelli che sono risultati positivi al test sierologico. Per aderire bisogna essere in buona salute e avere tra i 18 e i 65 anni. Non rientrano nella campagna di raccolta le donne che hanno avuto gravidanze. E' necessario prendere un appuntamento e poi raggiungere la sala donazioni del servizio trasfusionale: prima è possibile fare una leggera colazione, a patto che siano esclusi latte e latticini.

Il plasma, una volta raccolto, sarà congelato, sottoposto a esami per la sicurezza dell'eventuale paziente ricevente e conservato in laboratorio a -80 gradi.

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