Frosinone, crediti incerti del Comune di Sora: scontro M5S-sindaco

Frosinone, crediti incerti del Comune di Sora: scontro M5S-sindaco
di Stefano De Angelis
3 Minuti di Lettura
Lunedì 6 Luglio 2020, 05:50 - Ultimo aggiornamento: 9 Luglio, 15:01


Per i 5 Stelle lo scenario finanziario del Comune di Sora potrebbe determinare riflessi negativi sulla cittadinanza. Per il sindaco, invece, non ci saranno contraccolpi né passi indietro sulla qualità dei servizi erogati. Il nuovo fronte di polemica tra maggioranza e opposizione è quello che si è aperto sul cosiddetto Fcde, il Fondo crediti di dubbia esigibilità. Si tratta di una sorta di riserva contabile in previsione di entrate di cui non è certa la riscossione. E per questo, sulla base di calcoli e quantificazioni, ogni ente deve definire un importo da accantonare. Nella città fluviale a sollevare la polemica è stato il Movimento 5 Stelle, che lancia l’allarme su un futuro in chiaroscuro. Per il consigliere comunale Fabrizio Pintori bisognerà intervenire con una somma di oltre 5 milioni di euro. «L’Amministrazione dovrà integrare il Fondo crediti di dubbia esigibilità per un importo pari a 5.286.224,58 euro e, di conseguenza, dovrà individuare le misure finalizzate a ripianare il disavanzo che sarà generato» ha spiegato in una nota. L’esponente pentastellato ha poi aggiunto: «Tale situazione, pesando sulle casse comunali, sottrarrà preziose risorse che si sarebbero potute utilizzare in altri progetti o servizi in favore della comunità. Molto probabilmente ci saranno delle ricadute negative che si ripercuoteranno sulla vita quotidiana di tutti i sorani, che purtroppo ne subiranno le conseguenze. Si potrebbe, infatti, correre il rischio di dover rinunciare ad alcuni servizi, ovvero a pagarli di più rispetto al passato». Pintori poi s’interroga: «Quale scenario si profila per Sora? In linea di massima, nel caso in questione per far fronte al disavanzo di oltre 5 milioni - da ripianare in non più di quindici anni - potranno essere impiegati le economie di spesa, i proventi derivanti dalla vendita di beni patrimoniali disponibili dell’ente e tutte le entrate (eccetto quelle vincolate e i prestiti)». In chiusura, mostrandosi preoccupato per le conseguenze della pandemia di Covid al punto da temere che «il numero delle persone che non saranno in grado di pagare i debiti nei confronti del Comune è destinato ad aumentare», chiede con quali misure l’amministrazione intende affrontare la cosa.

IL SINDACO
Il sindaco Roberto De Donatis, però, non ne fa un dramma e accusa. «È il solito disfattismo del M5S, che fa demagogia su una materia regolamentata dallo Stato. Quello di Sora, infatti, non è un caso isolato come si pensa di farlo passare, ma riguarda tutti i Comuni, tenuti a rispettare le norme di finanza degli enti locali. Il governo anziché assecondare le richieste dell’Anci (associazione nazionale comuni italiani, Ndr) per ammorbidire le regole di costituzione del fondo, nonostante il delicato momento storico le ha confermate in tutta la loro rigidità. E gli enti sono chiamati a dover far fronte a una situazione in cui i crediti non vengono onorati per crisi economica e questo porta al blocco di alcune risorse disponibili. D’altronde - prosegue De Donatis - il nostro Comune è la fotografia di un territorio, di un tessuto socioeconomico in difficoltà».

Poi il primo cittadino sottolinea: «Ad ogni modo il nostro bilancio è sano. Abbiamo sempre operato con attenzione e scrupolosità. Non ci saranno ripercussioni sulla cittadinanza, abbiamo sempre erogato servizi di qualità e siamo fiduciosi di poterlo fare anche in futuro senza problemi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA