Virus, Frosinone e la "fase 2". Il presidente degli industriali: «Massima prudenza nei luoghi di lavoro per non finire nel precipizio»

Virus, Frosinone e la "fase 2". Il presidente degli industriali: «Massima prudenza nei luoghi di lavoro per non finire nel precipizio»
di Stefano De Angelis
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Martedì 28 Aprile 2020, 14:21 - Ultimo aggiornamento: 15:52


“Elevata attenzione” e “massima cautela”. Sono le parole d'ordine per la fase 2 dettate dal comitato scientifico al governo per la ripartenza, attesa e sperata da imprenditori e commercianti. Lo stesso concetto, in vista del 4 maggio quando riapriranno i settori manifatturiero, edilizio e della distribuzione all'ingrosso di riferimento, è stato ribadito dal prefetto di Frosinone, Ignazio Portelli, nella lettera scritta ai rappresentanti degli industriali ciociari. Destinataria della missiva Unindustria Frosinone, che, tramite il presidente Giovanni Turriziani, ha subito girato l'appello a tutti gli imprenditori.

“Anche per la nostra provincia si avvicina la ripresa dell'attività per alcuni comparti produttivi, quelli indicati nel nuovo decreto, ma ciò dovrà avvenire con prudenza. Negli stabilimenti lo spirito guida dovrà essere quello dell'assoluta cautela - ha spiegato Turriziani -. Sarà un nuovo inizio subordinato al rispetto di una serie di prescrizioni. I luoghi di lavoro, come peraltro avvenuto finora in quelle attività che non si sono mai fermate, dovranno essere presidi di sicurezza per evitare eventuali ricadute negative, come ad esempio lo scoppio di focolai del virus. Sarebbe una battuta d'arresto che non possiamo permetterci, significherebbe cadere in un precipizio e restarci a lungo. Il mio invito agli imprenditori è quello di essere attenti, di riaprire con le dovute accortezze per garantire la tutela della salute. Eventuali leggerezze rischierebbero di mandare a rotoli il lavoro fatto finora”.

Poi il presidente provinciale di Unindustria aggiunge: “Noi siamo a disposizione di tutti per fornire indicazioni sia sulla rete produttiva, dalla logistica ai trasporti, sia sulle procedure da seguire per adeguarsi alle disposizioni sanitarie. Dovrà essere una fase caratterizzata esclusivamente dalla massima collaborazione tra enti, aziende, associazioni di categoria e sindacati, anche per raggiungere gli standard di sicurezza previsti laddove vi fosse qualcosa da migliorare. Sono sicuro che gli imprenditori osserveranno le direttive emanate, d'altronde farlo è nel loro interesse e di quello dell'economia provinciale”

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