Frosinone Coronavirus, i due volti di Settefrati: generosità che commuove
e sindaco pattugliatore

Il sindaco Frattaroli nella Valle di Canneto
di Stefano De Angelis
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Lunedì 30 Marzo 2020, 22:27 - Ultimo aggiornamento: 22:35


Nel pieno dell'emergenza Coronavirus anche le piccole comunità fanno quadrato in nome della solidarietà. Tra le tante storie che hanno commosso la Ciociaria, ce n'è una che arriva da Settefrati, piccolo centro della Val di Comino. E' quella scritta da una famiglia che ha dato un contributo dall'alto valore simbolico, definito dal sindaco Riccardo Frattaroli di “grande generosità”.
La famiglia, infatti, ha consegnato al primo cittadino pane integrale tostato a lunga conservazione, preparato in casa, e 85 uova fresche da distribuire a tutti quelli che, in questo momento, versano in difficoltà. I prodotti sono arrivati subito a destinazione, a dieci famiglie bisognose. “Ringrazio di cuore chi si sta prodigando mostrandosi solidale e vicino ai concittadini, come questa e altre famiglie”, ha spiegato Frattaroli.

Lui, come tanti suoi colleghi dei centri montani, da settimane è in trincea per far fronte alla morsa delle necessità causate dalla pandemia. Non solo: “Tra le mille cose - si sfoga il sindaco - devo anche pattugliare di persona il paese per far rispettare le misure anticontagio”.

GLI INTERVENTI PER LA POPOLAZIONE
“Nei paesi prima era dura, ora è durissima - racconta Frattaroli -. Ma io sono avvezzo e preparato alle situazioni di emergenza, alle cose difficili. D'altronde il maxi afflusso alla basilica di Canneto, con una media di quasi 80mila pellegrini in pochi mesi, per me negli ultimi dodici anni è stata una palestra - ha sottolineato -. Lo scenario oggi è ancor più critico: non si tratta soltanto di gestire il traffico delle auto o di predisporre piani di assistenza e soccorso. Qui ci sono famiglie che, rimaste senza reddito, rischiano davvero di non poter mangiare. Tra queste una quindicina sono di origine straniera: sono in grande difficoltà. Poi altre ancora lamentano problemi di vario tipo. Il Comune, però, sta facendo l'impossibile. Stiamo tamponando queste criticità con i mezzi e le risorse a disposizione per fornire il massimo supporto: dal ricorso alla Caritas per le derrate alimentari al servizio h24 di consegna a domicilio di spesa e medicinali, con priorità per gli anziani e per chi si trova in precarie condizioni di salute. Siamo tutti giornalmente in campo, Protezione civile, guardie del Parco nazionale e amministratori comunali, per cercare di non far mancare nulla alla popolazione, per soddisfare le tante richieste”.

LE NOTE DOLENTI
Frattaroli, però, batte anche i pugni e lancia un monito, in particolare ai giovani. “Ricevo in media più di trenta telefonate al giorno da parte di abitanti che hanno bisogno di qualcosa, anche di sostegno morale. Io e altri ci stiamo facendo in quattro, ma ci sono diversi giovani che continuano a uscire di casa senza motivo. Pensano di poter fare quello che vogliono. Le famiglie dovrebbero catechizzarli, imporsi per far rispettare i divieti imposti dal governo. Ne vale la salute di tutti. Ho già chiesto maggiori controlli, sono costretto a farli anch'io di persona e mi capita di sorprenderli in giro: mi arrabbio, urlo e chiamo le forze dell'ordine”. Il sindaco poi si appella all'intera cittadinanza: “C'è chi esce semplicemente per comprare un etto di prosciutto o il pane. Non va bene. Chiamatemi, fate l'elenco delle spesa per una settimana e ve la mando a casa. Poi c'è il dramma delle risorse stanziate - conclude Frattaroli -. Quelle arrivate dal governo, circa 6mila euro, e dalla Regione per affrontare le situazioni economiche più serie sono una miseria”.

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