Coronavirus, la provincia di Frosinone si ferma: scoppia il caso dei mercati

Coronavirus, la provincia di Frosinone si ferma: scoppia il caso dei mercati
di Pierfederico Pernarella
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Giovedì 5 Marzo 2020, 22:33 - Ultimo aggiornamento: 6 Marzo, 09:40

La paralisi o quasi è arrivata. Anche la provincia di Frosinone, il giorno dopo l’emanazione dell’ultimo decreto della Presidenza del consiglio dei ministri, è finita ostaggio del coronavirus. Ieri è stato il primo giorno di chiusura delle scuole, ma anche quello in cui sono arrivate a raffica le comunicazioni di rinvio o di cancellazione di tutti i principali appuntamenti culturali, di quelli religiosi, di buona parte delle iniziative in programma per la festa della donna. Da oggi si ferma anche l’attività dei tribunali. Un effetto a catena tra le solite contraddizioni, a causa delle interpretazioni, non univoche, dell’ormai noto “metro di distanza di sicurezza” da rispettare nei luoghi pubblici.

IL CASO DEI MERCATI SETTIMANALI
E così ieri mentre a Sora il mercato settimanale è stato sospeso, nel capoluogo si è svolto tranquillamente. Banchi aperti anche domani a Cassino su espressa richiesta della Confcommercio. Nessuno stop ad Anagni, ma banchi chiusi fino al 15 marzo ad Alatri, Fiuggi, Pontecorvo. Sul caso è intervenuta la Prefettura che ha invitato a soppesare l’adozione dei provvedimenti verificando caso per caso il rispetto delle disposizioni del decreto. Tanti altri Comuni però sono orientati a sospendere il mercato settimanale.

I commercianti insorgono. Giuseppe Nardoni, presidente ambulanti della Confesercenti, sbotta: "Questo è il colpo di grazia alla nostra categoria. Quello che non riusciamo a capire e ci fà imbufalire è la motivazione che i sindaci danno all’ordinanza: evitare il più possibile i contatti tra le persone che frequentano i mercati. Ma che senso ha se si consente ai centri commerciali, ai supermercati, ai negozi, ai bar, alle banche. Non voglio pensare che siamo considerati degli untori, altrimenti mi devono dire che il coronavirus sceglie di infettare solo chi frequenta i mercati. Oppure devo pensare che gli ambulanti vengono considerati dei poveri scemi senza alcuna considerazione ne tantomeno rappresentanza politica».

LA RESISTENZA DEI CINEMA
Ieri intanto è stato un susseguirsi di avvisi di cancellazione o rinvii di eventi, compresi quelli per la festa della donna, ma anche in questo caso le decisioni appaiono tutt’altro che univoche. Mentre l’Atcl (l’associazione dei teatri dei comuni del Lazio) ha annunciato la sospensione di tutti gli appuntamenti, compreso lo spettacolo con Enzo Decaro previsto per lunedì al “Nestor” di Frosinone, l’Anec (l’associazione nazionale esercenti cinema) ha fatto sapere che come atto di resistenza, nel rispetto delle prescrizioni del decreto, le sale cinematografiche del Lazio resteranno aperte.

NIENTE FESTA PER SAN BENEDETTO
Tra le cancellazioni più eclatanti quella dei festeggiamenti per “I Giorni di San Benedetto” in programma all’Abbazia di Cassino dal 13 al 21 marzo. Gli eventi sono stati rinviati all’11 luglio. Mentre, il 21 marzo, si terrà la messa celebrata dall’abate Donato Ogliari.

Da oggi parte l’astensione degli avvocati, come deciso dall’Organismo congressuale forense, che quindi sospenderà le attività anche nei tribunali di Frosinone e Cassino. Già ieri, nel capoluogo, i giudici hanno disposto che in aula fossero presenti solo gli imputati e i difensori.

UNIVERSITÀ
Attività didattica sospesa anche all’università di Cassino e del Lazio Meridionale. Continuano a svolgersi però gli esami e le sedute di laurea ma con procedure diverse. Questa mattina i primi studenti a sostenere gli esami in tempi di emergenza da coronavirus sono quelli di Scienze Motorie. Per garantire le norme di sicurezza la direzione dell’ateneo ha deciso che saranno utilizzate più aule. Gli studenti saranno smistati in aule diverse presso il Polo della Folcara. L’ateneo ha disposto anche esami a distanza per i ragazzi che sono impossibilitati a muoversi o per i docenti che lo preferiscono.

Per quanto riguarda le modalità in cui si svolgeranno le sedute di laurea, il Dipartimento di Lettere ha già comunicato che le sedute, in calendario dal 20 al 24 marzo nella sede di via Zamosch, si svolgeranno alla presenza di tre parenti per ogni candidato. Alla Folcara invece tutte le sedute si svolgeranno in Aula Magna e saranno trasmesse in streaming. Le sedute si svolgeranno con un numero limitato di candidati. Il rettore Betta, inoltre, è pronto a redigere un documento con i Direttori dei Dipartimenti al fine di proibire i festeggiamenti all’ingresso del Campus. Intanto Francesco Cuzzi della Cisl ha scritto al Magnifico, chiedendo che vengano attuate per il personale tecnico amministrativo forme di lavoro alternative, ossia tele lavoro o smart working.






 

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