Coronavirus e crisi dell'auto, il gruppo Stirpe accelera sulla riorganizzazione dei siti ciociari

Coronavirus e crisi dell'auto, il gruppo Stirpe accelera sulla riorganizzazione dei siti ciociari
di Emilano Papillo
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Mercoledì 22 Aprile 2020, 09:35 - Ultimo aggiornamento: 09:37

Le crisi di sistema, come quella in corso determinata dall’emergenza sanitaria del coronavirus, possono fungere da detonatore e accelerare processi riorganizzativi per i quali ci si era dati tempi più lunghi. 
Vale soprattutto per il mondo produttivo, vale soprattutto per le imprese che debbono fronteggiare e adattarsi alle nuove sfide del mercato.

Ed è quello che sta accadendo alla Prima Sole Components, uno dei principali gruppi italiani specializzati nella componentistica per auto ed elettrodomestici che fa capo a Maurizio Stirpe: 12 stabilimenti sparsi nel mondo e circa 3.200 dipendenti, di cui 730 impiegati nei siti ciociari (Torrice, Ferentino, Anagni e Paliano) e quello pontino di Sezze.

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Crollo dell'automotive - Il settore dell’automotive è stato uno dei più colpiti dalla blocco per il Covid-19. Il calo del mercato a marzo è stato dell’ 84,5% ed il dato di aprile potrebbe essere persino peggiore. Tutte le aziende della provincia di Frosinone del settore automotive, legate alla produzione dello stabilimento cassinate della Fca, sono ferme. E ad oggi non è dato sapere quando riprenderanno la produzione.

Ed è in questo contesto che il la Prima Sole Components ha deciso di anticipare un processo di riorganizzazione che tocca il “cuore” del gruppo Stirpe, almeno dal punto di vista sentimentale: lo stabilimento di Torrice dove tutto è iniziato, con 12 dipendenti, agli albori degli anni Ottanta. I 50 addetti dello stabilimento saranno ricollocati negli altri siti produttivi del gruppo

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La sfida della competitività - A spiegare il passaggio è Andrea Segnanini, direttore delle relazioni industriali di Unindustria e già direttore del personale del gruppo Prima Sole Components: «L’operazione che riguarda lo stabilimento di Torrice non è una operazione di oggi ma si configura in un riassetto organizzativo dell’attività produttiva del gruppo Prima Sole Components nel nostro territorio che ha visto nel novembre del 2019 l’acquisto dello stabilimento di Paliano (ex Magneti Marelli, ndr) andando a concentrare le produzioni in siti di dimensioni superiori a quella del sito di Torrice allo scopo di mantenete adeguati livelli di competitività».

I lavoratori hanno da temere qualcosa? «L’operazione - prosegue Segnanini - non avrebbe comportato perdita di posti di lavoro, ma soltanto la ricollocazione del personale in forza a Torrice negli altri stabilimenti della provincia del Gruppo che distano al massimo poche decine di chilometri da Torrice».

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Nessuna penalizzazione - L’emergenza coronavirus ha accelerato i tempi: «Il calo che sicuramente ci sarà dei volumi produttivi del settore automotive - è spiega ancora il dirigente di Unindustria - non ha fatto altro che velocizzare questa operazione imponendo al gruppo di concentrare più velocemente possibile le lavorazioni nei siti di maggiori dimensioni. Nonostante ciò restano fermi gli impegni già assunti dalla società in termini occupazionali per il personale in forza nello stabilimento di Torrice. L’operazione non determinerà la perdita di alcun posto di lavoro né tantomeno alcuna penalizzazione di tipo economico nei loro confronti, così come è sempre stato nel tempo l’approccio di questo gruppo manifatturiero ogniqualvolta sono state gestite situazioni di riorganizzazione aziendale».

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