Coronavirus Frosinone, tre ciociari positivi al rientro dalle vacanze. L'Asl: «Nessun focolaio a Cervaro»

Coronavirus Frosinone, tre ciociari positivi al rientro dalle vacanze. L'Asl: «Nessun focolaio a Cervaro»
di Vincenzo Caramadre
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Martedì 18 Agosto 2020, 15:47 - Ultimo aggiornamento: 29 Aprile, 07:33

La tregua è durata 48 ore. Torna il Covid in provincia di Frosinone. O meglio al rientro dalle vacanze arrivano nuovi positivi in Ciociaria. Grazie ai tamponi veloci al rientro dalla vacanze, da Malta e Grecia, sono stati accertati tre casi.
Si tratta di persone rientrate da diverse località estere: una donna di Frosinone, con sintomi è ricoverata all’ospedale Spaziani. Altri due uomini di Ceccano e Ferentino, sui 35 anni, sono asintomatici, e per questo sono in isolamento domiciliare.

Ma si è dovuto fare i conti anche con una fake news. Smentita, in maniera categorica, dall’Asl di Frosinone e dalla Prefettura la notizia del focolaio a Cervaro. Con un audio, circolato sui gruppi social e sulla chat privato, c’è stato l’invito alla popolazione a non recarsi a Cervaro. In poche ore c’è stato il tam tam e la fake news è arrivata alle autorità sanitarie.

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«Si procederà per procurato allarme». E’ stato l’unico commento delle autorità sanitarie. A Cervaro, nei giorni addietro, c’era stato un caso di uomo rientrato dalle vacanze, nelle successive ore è stato eseguito un altro tampone ad una persona collegata, ma è risultato negativo. In queste ore resta altissima l’attenzione nei porti, negli aeroporti e nei luoghi di transito dopo aver viaggiato all’estero. Un vero esercito di operatori sanitari a caccia del Coronavirus tra i turisti italiani.

In pochi giorni sono stati effettuati nei drive-in del Lazio nella sola giornata di ieri un totale di 3.050 test ai viaggiatori di rientro da Spagna, Croazia, Grecia e Malta ai quali si aggiungono i circa 2 mila test effettuati presso gli scali aeroportuali di Fiumicino e Ciampino per un totale di oltre 5 mila test. Per quanto riguarda i test in Aeroporto il 50 percento dei casi riguarda giovani compresi nella fascia di età dai 18 ai 34 anni.

In Ciociaria oltre ai tamponi drive - in è stato stilato un preciso piano, reso noto dall’Asl di Frosinone, per soggiornare in Italia dopo aver viaggiato.

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Il Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm) impone, come primo elemento, la quarantena con isolamento a domicilio nei 14 giorni dopo il rientro da Bulgaria e Romania. C’è poi il divieto assoluto d’ingresso in Italia per coloro i quali soggiornano in: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Bosnia Erzegovina, Brasile, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana, Kosovo, Montenegro, Serbia e Colombia. Gli spostamenti dalla Ciociaria verso questi Paesi non sono consentiti per turismo, ma solo in presenza di precise motivazioni (lavoro, motivi di salute o di studio, assoluta urgenza, rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza).

Al rientro in Italia da questi Paesi, è necessario sottoporsi ad isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria. Per chi entra in Ciociaria e non si è sottoposto al tampone nelle 72 ore precedenti l’arrivo in Italia, deve recarsi presso i drive-in aziendali: presso l’ospedale Spaziani di Frosinone, aperto dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13, o presso quello di Cassino in via Casilina - di fronte al  vecchio ospedale - aperto nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9.00 alle 13.00).

 

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