I documenti di trasporto esibiti per il controllo, da parte degli autisti, descrivevano la qualità del prodotto liquido trasportato come “adesivo per uso industriale” ed indicavano quale luogo di destinazione località ubicate nelle Repubbliche di Malta e Cipro.
I finanziarie hanno però accertato che la società che aveva emesso le fatture era inesistente e che le società alle quali era destinato il prodotto trasportato non avevano sede nei Paesi indicati nella destinazione. Inoltre, il liquido trasportato si trattava di gasolio.
I tre autotrasportatori sono stati denunciati per l’ipotesi di reato di sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici, mentre le tre cisterne ed il gasolio trasportato, pari a complessivi 84.000 litri, sono stati posti sotto sequestro.
Qualora il prodotto combustibile, evidentemente destinato ad operatori nazionali, fosse stato commercializzato e distribuito, avrebbe fruttato un illecito guadagno per un ammontare superiore a 160.000 euro, oltre ad un’evasione dell’I.V.A. e delle Accise per complessivi 100.000 euro.
Inoltre, l’illecita commercializzazione avrebbe consentito, al destinatario del prodotto combustibile, di applicare un prezzo di vendita più conveniente rispetto a quello mediamente praticato dagli operatori del settore, alterando il mercato e la libera concorrenza, peraltro con grave rischio per gli ignari automobilisti in considerazione della scarsa qualità della miscela combustibile trasportata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA