Caffè e birre in zona rossa, stretta sui tragressori: raffica di multe e bar chiusi

Caffè e birre in zona rossa, stretta sui tragressori: raffica di multe e bar chiusi
di Vincenzo Caramadre
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Giovedì 11 Marzo 2021, 09:13 - Ultimo aggiornamento: 09:28

Il Covid per il secondo giorno consecutivo mostra segni di rallentamento, ma a fronte dei sacrifici dei tanti continuano ad esserci gli incorreggibili della zona rossa. Troppe le persone in giro senza motivo. A lanciare l'allarme, nei giorni scorsi, erano stati i sindaci del cassinate, da dove sono partiti i pattugliamenti. I carabinieri, per il secondo giorno consecutivo, hanno eseguito controlli in diversi centri della provincia di Frosinone per verificare il rispetto delle misure di contenimento scattate con l'ordinanza che ha istituito la zona rossa. Non si circola se non per comprovate esigenze di salute, di lavoro e necessità. Eppure c'è chi esce per senza motivo, non curante del pericolo legato al contagio.

Dalla casistica dei controlli dei carabinieri è emerso che a tradire è stato il caffè, l'aperitivo e la birra al bar, ma anche la passeggiata fuori paese e la chiacchierata con gli amici.

Ad Arce i carabinieri del posto hanno beccato un uomo a sorseggiare una bevanda, servita da un barista appena fuori del locale, per entrambi è scattata la multa da 400 euro, mentre al gestore del locale è stato notificato anche l'obbligo di chiusura per 5 giorni. Stessa identica situazione è stata accertata a Monte San Giovanni Campano dov'è stato chiuso un locale e multato un uomo perché stava consumando una bevanda nei pressi del bar. A Strangolagalli multa per un cliente di un locale che ha consumato fuori dal locale. Sanzione anche per un 35enne di Ferentino trovato nel sorano senza alcuna plausibile giustificazione. Ad Alvito e San Donato Val di Comino sono state multate 8 persone, quattro per ogni centro, sorprese tranquillamente a chiacchierare nelle piazze dei rispettivi centri.

A San Donato le quattro persone stavano bevendo birra in piazza. Quelle di ieri si aggiungono alle 13 multe da 400 euro ciascuna elevate dai carabinieri di Cassino nella giornata di lunedì.

 

I furbetti dei buoni spesa

E c'è pure chi avrebbe approfittato dell'emergenza Covid per aver aiuti non dovuti. Ad Aquino i carabinieri hanno denunciato a piede libero alla Procura di Cassino 8 persone con l'accusa di truffa ai danni dello Stato. Gli otto percettori del reddito di cittadinanza (3 donne e 5 uomini), avrebbero fornito false informazioni relative alle proprie condizioni economiche al fine di percepire gli aiuti in tempo di Covid, i voucher per i buoni spesa.

 

Tamponi a tappeto, ma non c'è boom contagi

Ma, come accennato, per il secondo giorno consecutivo il rapporto tra tamponi e nuovi positivi si è attestato sotto al 10%. In particolare su 2975 tamponi eseguiti il 9 marzo, ieri sono stati comunicati 252 nuovi positivi e 182 negativizzati. Nonostante la decisa inversione di tendenza, in alcuni territori il virus continua ad essere presente con dati preoccupanti. Ad Alatri e Veroli, in particolare, ma anche a Frosinone. Ai drive-in di Frosinone e Cassino in queste ore si rivedono le file chilometriche che riportano alla mente i giorno del picco dello scorso autunno.

Nella giornata di ieri c'è stato anche un morto, si tratta di un uomo di 80 anni residente a Fontechiari.
Nell'intera regione Lazio su 16 mila tamponi molecolari (1.622 in più rispetto alle 24 ore precedenti) e oltre 22 mila antigenici per un totale oltre di 38 mila test, si sono registrati 1.654 casi (223 in più rispetto a martedì), 22 decessi e 1.333 guariti.
 

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