Sette milioni di debiti, bilancio bloccato in attesa del parere della Corte dei conti

Sette milioni di debiti, bilancio bloccato in attesa del parere della Corte dei conti
di Gianpaolo Russo
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Venerdì 31 Marzo 2023, 08:33 - Ultimo aggiornamento: 15:50

 Ancora una volta i debiti fuori bilancio rischiano di far "saltare" i piani all'amministrazione. Ultimato il piano rientro dal debito pregresso durato 10 anni, la giunta Mastrangeli sperava di tornare a "respirare" e poter rimettere in moto una macchina amministrativa ingessata in questi anni dai 5 milioni di euro che ogni anno doveva versare per rientrare del monte debiti di circa 50 milioni di euro. Invece alcune sentenze passate in giudicato di debiti, sempre ascrivibili a vecchie amministrazioni, si sono affacciate prepotentemente alla ribalta. Il conto è salato: si tratta di quasi 7 milioni di euro.


Ieri il comune di Frosinone ha inoltrato la relazione alla Corte dei Conti che dovrà pronunciarsi sulla necessità o meno di pagare con fondi di cassa i debiti subito.

Per il 4 aprile l'assessore al Bilancio Adriano Piacentini per fare il punto sul piano di rientro appena conclusosi e per queste nuove criticità emerse è stato convocato presso la Corte dei Conti. Se l'indicazione che arriverà sarà quella di saldare subito i creditori, questi 7 milioni di debiti (il comune pagherebbe subito 5,2 milioni scorporando gli interessi da saldare successivamente interessi) rischiano di frenare ancora una volta l'azione amministrativa e rinviare di almeno un anno alcune decisioni che potrebbero pesare sia nell'ambito delle manutenzioni (in primis rifacimento delle strade) sia per quanto riguarda il numero di assunzioni di nuovo personale previsto. Così la manovra finanziaria del comune che si aggirerebbe intorno ai 52 milioni di euro e da approvare entro e non oltre il 30 aprile risentirebbe di questa spesa non prevista e andrebbe a ricadere a pioggia sui fondi da mettere a disposizione nei vari settori dell'amministrazione stessa.

LE CAUSE PERSE

Tra i debiti emersi pesa quella con l'impresa Delta Costruzioni di Sora relativo alla gara di appalto della Monti Lepini che si trascina oramai dai tempi dell'amministrazione Marini. Una prima sentenza del Tar ha già condannato il comune ad un risarcimento milionario di 2 milioni. Un altro contenzioso che già ha registrato una sconfitta del comune dal punto di vista legale è quella con il gruppo Zeppieri per la gestione delle strisce blu e del Multipiano di viale Mazzini. Una prima sentenza ha già condannato il comune a riconoscere 150 mila euro ai privati per i primi due anni ma considerando la restante gestione si superano i 3 milioni di euro.
A queste due maxi cause si aggiungono poi altri diversi contenziosi tra privati e amministrazione tra cui spiccano gli 800 mila euro richiesti dalla Sangalli srl (l'ex società che gestiva i rifiuti nel capoluogo prima dell'arrivo della De Vizia) per il mancato e tardivo pagamento di diverse fatture, i 479 mila euro richiesti dalla Geaf (ex gestore del trasporto pubblico locale), ed altri debiti di circa 500 mila euro a favore di altre società. Nei prossimi giorni si capirà come e quando il comune di Frosinone dovrà pagare. Ma ancora una volta il destino di nuovi investimenti, manutenzione e servizi del comune di Frosinone è appesa alla decisione della Corte dei Conti che da dieci anni ne detta i tempi.

IMPOSTE INVARIATE

In questo scenario preoccupante c'è anche qualche buona notizia: ieri in Consiglio comunale l'amministrazione Mastrangeli ha mantenuto invariate rispetto al 2022 alcune imposte come l'addizionale comunale Irpef 2023 (0,8) e le aliquote Imu con gli sconti confermati per le case e i negozi al centro storico.
Gianpaolo Russo
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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