Danneggiato dal fuoco e tutt'intorno cumuli di cenere.
È stato trovato così l'antico cippo che da secoli segna il confine tra i comuni di San Donato Val di Comino e Settefrati. La scoperta è stata fatta ieri e ha lasciato sgomenti e amareggiati diversi cittadini di entrambi i centri.
Lì, in quella zona di aperta campagna, in località "Pozzillo", è subito intervenuta la polizia locale di San Donato, che ha effettuato un sopralluogo e avviato le indagini. Ancora non è ben chiaro cosa sia avvenuto, ma al momento si tende a escludere che possa trattarsi di un atto vandalico o di un incendio doloso. Al contrario si privilegia l'ipotesi di natura accidentale, cioè che qualcuno abbia accumulato sul posto e poi bruciato rami, foglie e sterpaglie, con le fiamme che hanno finito per raggiungere e avvolgere il cippo confinario. E con l'incendio ormai spento, non è stato difficile notare i segni lasciati dal calore su quel tronco di pietra, completamente annerito, che campeggiava in un isolotto di polvere grigia. Da qui è scattata la segnalazione.
Dell'episodio sono stati informati anche i sindaci dei due paesi, Enrico Pittiglio di San Donato e Riccardo Frattaroli di Settefrati.
La notizia è rimbalzata anche sui social, dando vita a un dibattito.
IL SINDACO
Pittiglio, ieri pomeriggio, ha commentato: «Sono in corso accertamenti per capire cosa sia accaduto. Come amministrazione comunale stiamo seguendo la vicenda da vicino, anche perché a riportare danni è stato un simbolo della nostra storia e dei nostri luoghi».
Per ricostruire i fatti è al lavoro la polizia locale: sono stati eseguiti i rilievi nell'area in questione e si sta cercando di risalire a chi ha dato origine all'incendio in quell'area circondata da uliveti.
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