Cinghiali, ancora catture con le gabbie. Il "modello Sora" funziona

Cinghiali, ancora catture con le gabbie. Il "modello Sora" funziona
di Roberta Pugliesi
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Mercoledì 17 Maggio 2023, 09:39

Altri quattro cinghiali sono stati catturati dalle gabbie automatiche installate sulla collina della Madonna delle Grazie a Sora. Che si vanno ad aggiungere ai precedenti 13 catturati nei giorni scorsi. In molti esultano, ma c'è chi chiede misure ancor più drastiche. L'amministrazione Comunale di Sora è stata la prima in Provincia di Frosinone a recepire ed attuare la normativa della Regione Lazio riguardante le misure per controllare la prolificazione dei cinghiali firmando un'ordinanza per contrastare il problema della presenza degli ungulati in zone abitate.
Sono state fatte così installare delle gabbie automatiche che ad oggi hanno intrappolato 17 capi che sono stati inviati in un centro specializzato e liberati dopo i controlli in un'area faunistica lontano dai centri abitati. «Bisogna abbatterli», scrivono sui social in tanti. Il dispositivo adottato, quindi, funziona e per questo anche altri comuni, sull'esempio della città volsca, stanno procedendo sulla stessa linea considerata l'altissima presenza di questi animali in tutto il territorio. Giorni fa un grosso cinghiale con cuccioli è stato catturato ma qualcuno continua a segnalare preoccupanti incontri ravvicinati: «Stavo camminando nei pressi della Rava Rossa quando ho visto mamma e cuccioli in mezzo ad alcuni rovi». È proprio in quella stessa zona, a pochi metri da Corso Volsci che si verificò qualche tempo fa anche il drammatico episodio di un grosso cinghiale che aggredì due ragazze che passeggiavano con il cagnolino Mia.

LE SEGNALAZIONI

Con l'installazione di gabbie - che sono state posizionate in punti diversi dalla Ditta Tombolillo di Amaseno - la segnalazioni ci sono ancora ma aumenta anche la sicurezza soprattutto considerando che è in corso il mese mariano e che ogni mattina tantissime persone si recano sul santuario per partecipare alla celebrazione della Santa Messa. «L'attenzione è alta e ci guardiamo intorno - afferma una fedele - ma sapere che ci sono gabbie e che funzionano pure sicuramente un po' ci tranquillizza».
Il problema è che la presenza degli ungulati è piuttosto numerosa e quindi occorre prestare comunque la massima attenzione salendo sul santuario, proprio come sottolineato dal primo cittadino alcune settimane fa. Le segnalazioni sulla presenza incontrollata di ungulati arrivano anche da altre zone della città e in generale da tutto il territorio, dalla Valle del Liri a quella di Comino. Un'intera famigliola è stata ripresa di recente da un imprenditore agricolo di Alvito mentre passeggia indisturbata nella campagna in fila indiana alla ricerca di cibo.
Il problema dei cinghiali è particolarmente sentito anche a Cassino, nella zona a valle dell'abbazia, dove si susseguono gli avvistamenti di ungulati che rovistano nell'immondizia lasciata fuori alle abitazioni.
Roberta Pugliesi
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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