Celardi: "Il turismo in Ciociaria? Una risorsa da mille posti
di lavoro, ma serve gioco di squadra tra i Comuni"

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Sabato 19 Maggio 2018, 00:18
Il turismo in Ciociaria? E’ una risorsa che, da un’analisi dei dati flussi dei visitatori calcolati negli ultimi 5 anni, consente, all’intero settore (alberghi, ristoranti, pensioni, B&B…) una crescita del 20% con un incremento di almeno 1.000 posti di lavoro. Una spinta che permetterebbe, di conseguenza, la nascita di almeno 400 nuove attività nell’indotto (promozione, marketing, ospitalità di nicchia, artigianato…)
Una risorsa importante, dunque, per la Ciociaria, che però ha bisogno di alcune spinte fondamentali.
Una ricetta elaborata da Floriana Celardi, esperta di marketing con alle spalle una decennale esperienza nel settore, che inizia dalla creazione di un pacchetto turistico che prevede un percorso storico ed artistico in sinergia con i Comuni limitrofi (in primis Ferentino, Alatri, Veroli, Anagni...) in modo da offrire maggiori attrattive e motivi di sosta nel nostro territorio.
«A tal fine – spiega Floriana Celardi – sarà fondamentale (è già in progetto) un’applicazione per smartphone e tablet in cui trovare tutte le informazioni, di qualunque genere, da quelle storiche a quelle sulla ricettività, accompagnata dalla possibilità di svolgere una visita interattiva grazie ad un Virtual Tour, oltre a brochure, cartoguide, Qr code, video».
Ma non è tutto.
Floriana Celardi, in sinergia con gli enti locali, sta mettendo a punto un piano di marketing territoriale concentrato su Roma e Napoli, per convogliare i flussi turistici provenienti dal nord e dal sud (favoriti dal casello autostradale) su Ferentino e, a cascata, sui Comuni limitrofi. «In quest’ottica – spiega – con il solo turismo religioso, l’incremento di visitatori sarà del 30%. Ovviamente non sarà solo turismo religioso, perché stiamo elaborando già dei pacchetti turistici personalizzati in collaborazione con primarie agenzie turistiche nazionali».
E le energie del nostro territorio?
«Avranno un ruolo primario, perché la spinta parte proprio da qui. E in questo piano saranno coinvolti soprattutto i giovani, a cominciare dagli studenti dell’Accademia delle Belle Arti che, grazie alla sede di Ferentino, saranno i propulsori di molte iniziative artistiche-culturali che stiamo per mettere in campo. Ma ripeto: il tutto andrà a buon fine grazie alle sinergie con i paesi limitrofi, per creare un percorso comune. Isolarsi o pensare solo al proprio (ristretto) ambito, sarebbe un fallimento per tutti».
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