Visita negata nell'ambulatorio, muore in auto mentre va al Pronto soccorso: aperta un'inchiesta

Visita negata nell'ambulatorio, muore in auto mentre va al Pronto soccorso: aperta un'inchiesta
di Vincenzo Caramadre
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Giovedì 22 Aprile 2021, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 01:10

È morta in auto mentre stava andando al Pronto soccorso di Cassino (Frosinone), dopo che le sarebbe stata negata una visita al presidio ambulatoriale territoriale della Casa della salute di Pontecorvo.

È quanto denunciato ai carabinieri dai familiari di un’anziana, Luisa Cerato di 75 anni di Pontecorvo. La sua è una morte da chiarire, per questo sull’accaduto indagano i carabinieri e la Procura di Cassino ha disposto l’autopsia sul corpo della donna.

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Difficoltà respiratoria

Il decesso della donna risale a lunedì.

Nel tardo pomeriggio la 75enne ha cominciato ad avere qualche difficoltà respiratoria e la nipote con la propria auto l’ha accompagnata al Pat della cittadina fluviale, ma qui non sarebbe stata visitata e subito indirizza al Pronto soccorso di Cassino.

«Quando mia zia è stata accompagnata al Pat - hanno raccontato i familiari - ha chiesto aiuto ai sanitari presenti, ma le è stato detto di recarsi a Cassino. Così è stato fatto, ma purtroppo è morta per strada».

Al Pronto soccorso di Cassino, quindi, non hanno potuto fare altro che dichiararne il decesso.

Ma sin da subito i parenti hanno deciso di vederci chiaro, per cui raccolte tutte le informazioni, nella serata di martedì si sono recati alla stazione dei carabinieri di Pontecorvo ed hanno presentato denuncia.

Gli uomini del maresciallo Mauro Scappaticci hanno informato il magistrato di turno alla Procura di Cassino, la dottoressa Chiara D’Orefice, e avviato gli accertamenti del caso. Nella giornata di ieri sono state ascoltate le persone presenti al presidio della Casa della salute, ma è stato acquisito anche il referto del Pronto soccorso di Cassino. Nel frattempo la salma è stata posta sotto sequestro per gli accertamenti di medicina legale.

Nella giornata di oggi verrà conferito l’incarico per l’autopsia che dovrà chiarire se la donna poteva essere salvata al momento dell’arrivo al Pat di Pontecorvo che, tuttavia, non è un pronto soccorso e come noto può accogliere solo casi non gravi.

«Vogliamo sapere perché nostra zia è morta e se poteva essere salvata. Sappiamo benissimo che il Pat non è un pronto soccorso, ma non le è stata nemmeno misurata la pressione. E non è stata visitata. Perché non è stata trasferita a Cassino in ambulanza? È morta in maniera atroce: all’interno dell’auto prima di arrivare in pronto soccorso. Siamo sconvolti».

Al momento non ci sarebbero indagati. Nelle prossime ore in vista dell’accertamento tecnico non ripetibile (autopsia) anche a garanzia delle persone che potrebbero essere coinvolte, non sono escluse iscrizioni nel registro degli indagati.

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