Mini luna park alla villa comunale di Cassino, scoppia la polemica

Mini luna park alla villa comunale di Cassino, scoppia la polemica
di Alberto Simone
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Giovedì 31 Marzo 2022, 07:55 - Ultimo aggiornamento: 12:12

Giochi divelti, erba alta, manutenzione all’anno zero. Il polmone verde della città, già noto come parco “15 marzo 1944” ma da tutti conosciuto come villa comunale, da anni ormai è trascurato. Nella passata consiliatura si tentò di affidarla a terzi tramite un bando. Invano. L’avviso pubblico andò deserto ben quattro volte. L’attuale sindaco Enzo Salera si è arreso dopo averlo proposto una sola volta. Nel frattempo è riuscito però ad intercettare un importante finanziamento di oltre due milioni di euro per riqualificare la villa.

Se il futuro si annuncia roseo, il presente però è grigio.

La villa è diventata un ritrovo di spacciatori e vandali. La polizia di recente ha messo a segno alcuni arresti e la scorsa settimana altri malintenzionati hanno gettato una panchina nel lago. Ma ieri mattina, quando gli eterni innamorati della villa hanno visto entrare un tir per posizionare le giostre, sono andati su tutte le furie. «Non hanno fatto fare in passato alcuni eventi nella villa comunale per paura di disturbare la fauna e adesso addirittura le giostre. Siamo all’assurdo» tuonano alcuni cittadini.

In effetti nel 2019 venne impedita la realizzazione del festival beer nella villa comunale, ricordano altri residenti, che quindi increduli si domandano: «Perché adesso far deturpare così la villa? E’ mai possibile che dobbiamo assistere a questo scempio? Perché tanta noncuranza di questo ambiente?». E ancora: «Piuttosto - lamenta una giovane mamma - aggiustassero i giochi che per la maggior parte sono arrugginiti, anziché permettere queste cose».
In poco tempo la polemica viene cavalcata anche dalla politica. Nei giorni scorsi erano stati i giovani di Fratelli d’Italia a mettere in evidenza lo stato di abbandono della villa. Ieri a mettere in luce le criticità è stato il consigliere comunale Benedetto Leone, che con una buona dose di ironia ha evidenziato: «Adesso è più chiaro a tutti il progetto di valorizzazione della villa comunale da parte del sindaco Salera. Due tir e strutture di ferro sul verde pubblico. Le giostre a pagamento posizionate sui prati della villa comunale sono l’ultima iniziativa “geniale” di un sindaco che annuncia e cavalca a spot elettorali la sua sensibilità ai temi della sostenibilità, del rispetto del verde pubblico, della riqualificazione e rigenerazione della villa Comunale e che poi nei fatti si smentisce sempre. Chissà cosa avranno pensato i genitori e i bambini che ogni giorno frequentano e animano la villa comunale trovando il prato verde occupato da queste grandi strutture private? Questa amministrazione è imbarazzante».

IL DELEGATO
In Municipio l’imbarazzo è palpabile. Non parla l’assessore al Commercio Arianna Volante. A “metterci la faccia” è il consigliere con delega alla Manutenzione Rosario Iemma. Spiega che l’autorizzazione data dal Comune non prevedeva che le giostre potessero stare sul verde della villa, ma in un’altra postazione. «In ogni caso - ha spiegato ieri il consigliere - ci assumiamo le nostre responsabilità di mancato controllo e assicuriamo che entro breve le giostre verranno fatte spostare».

Intanto i ragazzi di Gioventù Nazionale incalzano sulla sicurezza del parco: «Chiediamo a gran voce che vengano rispettati gli orari di chiusura al pubblico, sarebbe già un primo passo per scoraggiare i malintenzionati ad avventurarsi all’interno soprattutto nelle ore notturne; è tuttavia fondamentale la messa in sicurezza di alcuni punti di recinzione facilmente scavalcabili che potrebbero indurre a non rispettare il divieto di ingresso nel parco».

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