Cassino, veleni nel Rio Pioppeto: i vertici di A&A davanti al Gip

Cassino, veleni nel Rio Pioppeto: i vertici di A&A davanti al Gip
di Vincenzo Caramadre
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Giovedì 30 Settembre 2021, 08:12 - Ultimo aggiornamento: 13:07

Veleni nelle acque di Rio Pioppeto a Cassino: quattro dei cinque coinvolti nell’operazione “Acquanera” si sono difesi, dinanzi al Gip, sostenendo il corretto operato nella gestione del depuratore Cosilam. 
Sono i vertici della società A&A che da 2017 gestisce in house il depuratore di via Molinarso a Villa Santa Lucia che ieri sono comparsi dinanzi al Gip per l’interrogatorio di garanzia.
Su tutti il l’ingegnere Riccardo Bianchi amministratore delegato e presidente del Cda della società, finito ai domiciliari la settimana scorsa su ordine del Gip del Tribunale di Cassino, Vittoria Sodani con l’accusa di inquinamento ambientale aggravato dal vincolo paesaggistico. 

Proprio al Gip Sodani, alla presenza del Pm Emanuele De Franco e del comandante del Nipaf dei carabinieri forestali di Frosinone Vitantonio Masi, Bianchi ha alzato le linee difensive. Ci sarebbero stati riferimenti a una quarantina di segnalazioni presentate agli organi preposti dinanzi ad alcune violazioni riscontate nell’immissione dei reflui nel depuratore.
Mentre il Gip, sulla scorta della ricostruzione operata dal Pm De Franco, nell’ordinanza, ha definito l’atteggiamento di Bianchi  “mero atteggiamento cautelativo, senza adoperarsi per l’eliminazione della cause del malfunzionamento dell’impianto”.     

Nel corso dell’interrogatorio di garanzia sarebbero stati ribaditi concetti già fatti propri dal pool della difesa, composto dagli avvocati Sandro Salera, Domenico Marzi e Paolo Marandola, con l’aggiunta delle considerazioni tecniche sulla gestione del depuratore.

Per la difesa di Bianchi c’era un preciso limite nell’immissione dei reflui nelle vasche del depuratore, superato quel limite scattava il blocco.

A rispondere alla domande del Gip anche Amedeo Rota, responsabile degli impianti Cosilam gestiti da A&A (assistito dall’avvocato Giorgio Igliozzi), e Roberto Orasi, l’amministratore di fatto della A&A.   

Nella mattinata sono state ascoltate anche Laura Paesano (assistita dall’avvocato Giorgio Igliozzi) alla quale il Gip ha applicato l’obbligo di dimora, che ha risposto al Gip e Jessica Bartolucci (assistita dagli avvocati Gianluca Giannichedda e Piero D’Orio), sottoposta alla misura cautelare del divieto di dimora a Villa Santa Lucia che si è avvalsa della facoltà di non rispondere.

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