Cassino, gli studenti del 'Varrone' ai docenti: "Vogliamo impegnare il tempo libero per aiutare chi soffre".

Cassino, gli studenti del 'Varrone' ai docenti: "Vogliamo impegnare il tempo libero per aiutare chi soffre".
di Elena Pittiglio
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Martedì 6 Dicembre 2022, 09:12

“Possa la tua vita diventare un giardino di opportunità per la felicità”. È la scritta in cui ci si imbatte varcando la porta di ingresso del liceo psicopedagogico ‘Marco Terenzio Varrone’ di Cassino. La frase che campeggia come saluto di benvenuto è stata, sicuramente, la fonte di ispirazione per gli studenti della classe IV D indirizzo Scienze Umane.  I ragazzi hanno deciso di diventare autori del proprio destino vivendo di persona la sofferenza. “Vogliamo toccare con mano la povertà e guardare da vicino chi vive momenti di angoscia; un modo per arrivare alla vera felicità del cuore”. Questa la riflessione da cui sono partiti gli studenti qualche settimana fa, nel corso di un’assemblea di classe. Al termine della discussione, la proposta della IV D del liceo ‘Varrone’ ha lasciato senza parole la dirigente scolastica e i docenti. “Vogliamo utilizzare il nostro tempo libero per aiutare chi soffre”: hanno riferito gli studenti.  “Vogliamo metterci al servizio degli ultimi. Vogliamo regalare un sorriso, soprattutto, in questo tempo di attesa del Natale” hanno aggiunto i ragazzi. Dinanzi ad una richiesta spontanea dell’intera classe, la preside Teresa Orlando e i docenti si sono attivati immediatamente.

Due i luoghi di sofferenza contattati dall’istituto: la Casa della Carità e la Casa di Cura S.

Anna di Cassino. Così, completato l’iter burocratico, mercoledì pomeriggio, al termine delle lezioni, una parte della classe varcherà la porta della Casa della Carità per vivere la prima esperienza dedita al volontariato.  Ad accogliere i ragazzi ci sarà suor Ermanna Beccacece, la coordinatrice del luogo che da tredici anni accoglie le persone senza fissa dimora. Sarà suor Ermanna ad accompagnare la classe in un vero e proprio viaggio tra gli ultimi. Gli studenti ascolteranno prima le storie diverse che hanno segnato la vita degli ospiti per poi svolgere il servizio in refettorio. Dalla Casa della Carità gli studenti si trasferiranno nella Casa di Cura di via Herold. Qui, dopo l’incontro con l’equipe medica, il gruppo sarà impegnato sia ad abbellire gli spazi con gli addobbi natalizi sia nell’incontrare le persone ricoverate. “E’ un’iniziativa nata spontaneamente dai ragazzi” ci tiene a riferire la dirigente del ‘Varrone’ Teresa Orlando. “Non è un progetto scolastico - precisa la preside - ma è un’iniziativa che gli studenti vogliono dedicare alle persone meno fortunate in orario extra scolastico. I ragazzi vogliono impegnare il loro tempo libero a regalare sorrisi e parole di speranza.

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