Cassino, i sindaci chiedono una stazione Tav nel sud del Lazio per pendolari, viaggiatori e imprese

I sindaci di Cassino Salera e di san Giovanni Incarico Fallone
di Domenico Tortolano
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Sabato 16 Maggio 2020, 07:40
“Rivendichiamo con forza una stazione per il treno ad alta velocità nel Cassinate a favore di tutti, pendolari, viaggiatori  e imprese.” E’ l’appello lanciato ieri dai sindaci dell’area Cassinate durante l’assemblea della Consulta dei comuni del Lazio meridionale convocata dal presidente Enzo Salera nella sua qualità di sindaco capofila di Cassino. Al termine è stato dato mandato a Salera di elaborare un documento unitario da inviare a Regione Lazio, Governo e Ferrovie dello stato. “Dobbiamo rivendicare tale stazione – ha spiegato il sindaco Salera – sulla base di una soluzione tecnica  valida per Rfi a favore di un vasto bacino d’utenza che coinvolge tre regioni, Lazio, Campania e Molise”. Ed è stata suggerita una stazione nel raggio di dieci chilometri dove già transita il treno superveloce, ossia tra San Vittore del Lazio, Cassino, Pignataro e Roccasecca. Perché la notizia della stazione a Ferentino, è stato detto, è giunta come un fulmine a ciel sereno “proprio mentre – ha sostenuto il sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco -  si stava valutando con regione e Rfi lo studio di fattibilità elaborato dall’Università di Cassino per iniziativa del Cosilam che aveva istituito un tavolo tecnico. Alla conferenza di presentazione del progetto di Ferentino non sono stati informati e né invitati i sindaci del cassinate e né il presidente del Cosilam.”  Il  sindaco di Pignataro, Benedetto Murro, ha spiegato che nel suo territorio, a poca distanza dal casello A1 e dall’area industriale, passa il treno ad alta velocità. E qui le ferrovie sono proprietarie di un terreno espropriato all’epoca della costruzione della linea e di una palazzina dove potrebbe essere collocata la stazione. Insomma qui potrebbe sorgere la futura stazione con fermate Tav. A circa 4 chilometri dall’attuale stazione ferroviaria di Cassino. I sindaci di Aquino Libero Mazzaroppi, di San Giovanni Incarico Paolo Fallone, di Esperia Giuseppe Villani, di S.Ambrogio Sergio Messore e gli assessori di Pontecorvo e Villa santa Lucia hanno rivendicato l’infrastruttura capace di rafforzare il tessuto economico del basso Lazio. E quindi hanno incaricato il sindaco di Cassino di riprendere l’attività del tavolo tecnico di concerto con l’ateneo e gli altri enti interessati tra cui le banche locali. La  Consulta ha poi sollecitato il Consorzio di bonifica valle del Liri a ridurre le tariffe per l’irrigazione aumentate in base ai costi di gestione. Il commissario regionale del Consorzio Stefania Ruffo e il direttore  Remo Marandola hanno quantificato in circa 500 mila euro l’aumento derivante dalle nuove tariffe. E hanno suggerito di fare un intervento presso la regione Lazio per recuperare tale somma. Il sindaco Salera, a nome della Consulta, invierà un documento agli uffici regionali.
Domenico Tortolano
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