Cassino, sicurezza il questore incontra il procuratore e il presidente del tribunale

Cassino, sicurezza il questore incontra il procuratore e il presidente del tribunale
di Vincenzo Caramadre
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Giovedì 28 Aprile 2022, 08:18 - Ultimo aggiornamento: 08:19

Sicurezza, vertice tra il nuovo questore di Frosinone Domenico Condello, il procuratore capo di Cassino Luciano d'Emmanuele e il presidente del tribunale Massimo Capurso. L'incontro c'è stato ieri mattina nel palazzo di giustizia di Cassino dove il dottor Condello, accompagnato dal commissario Crescenzo Pittiglio e dal sovrintendente capo Domenico Di Salvo, ha avuto il primo incontro istituzionale con i vertici della magistratura inquirente e giudicante.
«E' molto importarne per me essere qui oggi perché è il segno tangibile del rapporto che la Polizia di Stato deve avere con i rappresentanti della magistratura. Il questore di una provincia ha spiegato il dottor Condello all'uscita del palazzo di giustizia - deve avere ben chiaro il quadro dei rapporti istituzionali e devo dire che, in questo caso, i rapporti tra i presidi sul territorio sono ottimi, lo stesso con la squadra mobile, e sono sicuro che faremo un ottimo lavoro sia a Cassino sia a Frosinone. C'è piena sintonia sui piani di azione. Ho percepito un deciso segno di apprezzamento da parte del procuratore per gli sforzi che vengono fatti dal nostro personale sul territorio. Questa è una cosa che mi rallegra molto e mi fa capire che l'impegno della polizia sul territorio viene considerato in maniere positiva», ha concluso il questore.
I PUBBLICI MINISTERI
Il questore ha incontro anche i pubblici ministeri che, in questi anni, hanno coordinato importanti indagini contro i reati nella pubblica amministrazione, nella lotta allo spaccio e all'usura. L'incontro con il questore è stato particolarmente apprezzato sia dal presidente Capurso sia dal procuratore d'Emmanuele, i quali, ciascuno per i propri ambiti, hanno illustrato le attività e le peculiarità degli uffici. Cassino e l'intero Cassinate, assieme a tutto il sud Lazio, è territorio di frontiere, una zona cuscinetto dove alla micro criminalità locale e a quella di matrice rom, spesso si affiancano i tentacoli della criminalità organizzata campana.
L'ultimo campanello di allarme è arrivato, poco meno di un mese fa, con la relazione della Dia al Parlamento, nella quale sono state svelate le coordinate degli investimenti illeciti.

Dunque la presenza costante delle forze dell'ordine accanto alla magistratura è segno evidente della barra sempre alta della lotta alle illegalità. Il vertice istituzionale di ieri ne è la testimonianza. 

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