Cassino, rogo in una cella. Tensione a paura in carcere.
Il Sappe: "Si annulli la festa del corpo".

Cassino, rogo in una cella. Tensione a paura in carcere. Il Sappe: "Si annulli la festa del corpo".
di Vincenzo Caramadre
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Lunedì 21 Giugno 2021, 06:55

Appicca un incendio nella cella e crea il panico in un’intera ala del carcere. È successo nel carcere di Cassino, dove sabato pomeriggio c’è stata la protesta di un detenuto, nordafricano di 35 anni, con un incendio nel primo piano della seconda Sezione della Casa circondariale. Una situazione ad alta tensione, quella che si vive nel carcere della Città Martire tant’è che il sindacato dei poliziotti penitenzieri (Sappe), di non celebrare la Festa del Corpo in programma proprio a Cassino mercoledì 22 giugno prossimo.

 “Inizialmente – ha spiegato Maurizio Somma del Sappe - si è trattato di una protesta pacifica, nata per evidenziare talune problematiche di natura contabile come i presunti ritardi sull’accreditamento dei bonifici ed il ritardo per la consegna di vettovagliamento. Niente può giustificare questa gravissima condotta, che ha messo a serio repentaglio la sicurezza degli agenti, degli altri detenuti e del carcere stesso. Il tempestivo intervento dei poliziotti, con grande senso di responsabilità coraggio e professionalità, ha permesso di evitare più gravi e tragiche conseguenze. Un grazie di cuore a tutto il personale di Polizia Penitenziaria del carcere di Cassino che con professionalità e abnegazione hanno evitato che tutte queste situazioni diventassero ancora più drammatiche”.

“In questo contesto”, aggiunge Somma, “in una situazione di costante emergenza per le note carenze organiche a cui non si trova soluzione da tempo, parlare di Festa della Polizia, come quella in programma per mercoledì 22 giugno prossimo a Cassino, è davvero una ipocrisia.

E per questo chiediamo all’Amministrazione Penitenziaria del Lazio di sospendere la cerimonia, che sarebbe davvero senza senso: la Polizia Penitenziaria non ci sta a rappresentazioni di facciata che non rispecchiano la drammatica e quotidiana realtà dei fatti”.

Solidarietà e parole di apprezzamento per la professionalità, il coraggio e lo spirito di servizio dimostrati di poliziotti penitenziari di Cassino arriva da Donato Capece, segretario generale del Sappe: “E’ solamente grazie a loro, agli eroi silenziosi del quotidiano con il Basco Azzurro a cui va il ringraziamento per quello che fanno ogni giorno, se le carceri reggono alle costanti criticità penitenziarie”. 

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