Cassino, respinti dai commissari del dissesto il rimborso delle spese legali a ex sindaco ed ex assessori

piazza Labriola con il tribunale di Cassino
di Antonio Tortolano
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Venerdì 7 Agosto 2020, 10:08
Devono pagarsi le spese legali sostenute per difendersi in tribunale da cause intentate da privati od altri durante lo svolgimento dell’incarico di amministratori comunali. Succede al comune di Cassino  attualmente in dissesto finanziario. La loro richiesta di farsi rimborsare le spese per le parcelle agli avvocati è stata respinta dall’organismo di liquidazione. Ossia le domande non sono state ammesse nella massa passiva per aver diritto  al pagamento. E’ quanto toccato all’ex sindaco Bruno Scittarelli e alla sua giunta composta da dieci assessori in carica nel 2009. Ognuno aveva chiesto il rimborso per le spese legali pari a 19.600 euro. I legali vantano dai loro clienti parcelle per oltre 200 mila euro. Vennero accusati da un costruttore  edile di abuso d’ufficio per la classificazione di un terreno comunale  diversamente da quanto aveva richiesto.  La causa si concluse nel 2015 (tutti assolti) e  gli undici ex amministratori chiesero  di essere rimborsati  dall’ufficio ragioneria e una volta dichiarato il dissesto dall’amministrazione D’Alessandro dai commissari liquidatori i quali, però, citando alcune sentenze li hanno esclusi dalla massa passiva. Respinta l’istanza di pagamento anche all’ex assessore all’ambiente Gianni Valente  della prima  giunta Scittarelli (2001-2006) il quale aveva chiesto il rimborso di oltre 7 mila euro per un’altra causa.  Era stato accusato di abuso d’ufficio per un lavoro da eseguire al tribunale. L’assessore, però, nella giunta che decise l’intervento richiesto era risultato assente. Ma venne ugualmente indagato <>. Comunque venne prosciolto ma la parcella dell’avvocato era da pagare.  Tutti hanno annunciato ricorso al Tar entro 60 giorni o al presidente della repubblica entro 120 giorni.  Nella delibera dei commissari ministeriali l’assessore Valente, però, viene identificato come <>, un incarico mai rivestito. <>  ha commentato ironicamente l’ex assessore. L’ex assessore Giuseppe Sebastianelli, che si è visto bocciare la richiesta di 19 mila euro per le spese legali e che annuncia il ricorso, si lamenta anche  per l’ammissione alla massa passiva delle indennità di consigliere comunale. I commissari vogliono pagare quelle indennità la metà della somma spettante per un anno, circa 424 euro, ridotte a 200 euro e spiccioli. <>.
 
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