Cassino, omicidio del piccolo Gabriel Feroleto,
in aula la testimonianza dei vicini di casa

Cassino, omicidio del piccolo Gabriel Feroleto, in aula la testimonianza dei vicini di casa
di Vincenzo Caramadre
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Sabato 19 Settembre 2020, 09:29
Gli istanti dopo l’omicidio, il tentativo di rendere normale l’agonia del piccolo Gabriel e le urla disperate di dolore nella richiesta dei soccorsi.
Nuova e toccate udienza, quella che c’è stata ieri mattina al Tribunale di Cassino, dinanzi alla Corte d’Assise presieduta dal giudice Perna, dove si sta celebrando il processo a carico di Nicola Feroleto, il papà del piccolo Gabriel, di appena 26 mesi assassinato lo scorso anno in località Volla a Piedimonte San Germano.
Ad essere ascoltata, come teste della Procura, è stata una vicina di casa della famiglia di Donatella Di Bona, la madre del piccolo (anch’essa a processo, ma con rito abbreviato).
La donna ha circostanziato in aula i momenti salienti di quel 17 aprile 2019.
“Intorno alle 15.45 circa - ha spiegato la donna in aula - sono torna a casa dopo aver accompagnato mio figlio in palestra. Ho parcheggiato l’auto di fronte casa, dove c’è una stradina e ho notato Donatella con il bambino tra le braccia.
Mi sono fermata per attraversare la strada, nel frattempo ho salutato una conoscente che era di passaggio. Non appena Donatella mi è arrivata vicino ho visto Gabriel, che era tra le sue braccia, con le braccia a penzoloni, le ho chiesto: dorme? Lei mi ha risposto: sì”.
Quello che, secondo il racconto della donna, è successo subito è frutto della disperazione.
“Non appena sono entrata a casa - ha aggiunto la donna -ho sentito le urla disperata. Mi sono precipitata all’esterno e, dinanzi all’abitazione della famiglia Di Bona, che si trova accanto alla mia, ho visto il bambino a terra e la madre inginocchiata.
Poco distante c’era la nonna e la bisnonna del piccolo che chiedevano aiuto. Come mi sono avvicinata, Donatella mi ha messo il piccolo tra le braccia. Era cianotico e aveva graffi sul volto”.
Ma la donna in aula ha anche chiarito di aver visto nel primo pomeriggio Nicola Feroleto dinanzi l’abitazione di Donatella. “Erano le 14.30, ero appena rientrata e, aprendo la finestra, ho visto la Fiat Punto grigia, fuori dall’auto c’era Nicola, il bambino, Donatella e nonna Rocca”.
A precisa domanda dell’avvocato Luigi D’Anna che assiste Nicola Feroleto, il quale ha chiesto se avesse mai visto Nicola usare violenza sul piccolo, la risposta è stata: “No”.
Sono stati ascoltati, inoltre, anche altre tre carabinieri che hanno svolto accertamenti sulle immagini dei circuiti delle immagini dei sicurezza de
L’udienza è stata rinvio al 2 ottobre prossimo per ascoltare la moglie di Nicola Feroleto, Anna Vacca e le parti civili (rappresentate dagli avvocati Alberto Scerbo, Giancarlo Corsetti e Luigi Montanelli) Rocca Di Branco (nonna di Gabriel) e Luciano Di Bona Luciano (zio di Gabriel). Nell’udienza del 9 ottobre sarà ascoltata Donatella Di Bona.
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