Cassino. La parrocchia chiude per i lavori
di ristrutturazione e il sacerdote usa un tendone

Cassino. La parrocchia chiude per i lavori di ristrutturazione e il sacerdote usa un tendone
di Elena Pittiglio
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Lunedì 10 Giugno 2019, 12:46
La parrocchia chiude per i lavori di ristrutturazione e il sacerdote celebra la messa sotto il tendone che ha ospitato i terremotati di Assisi e L'Aquila. È l'esperienza che sta vivendo la comunità parrocchiale di San Giovanni Battista di Cassino, la chiesa più grande della diocesi di Sora Cassino Aquino Pontecorvo. Da martedì della scorsa settimana la chiesa è stata chiusa per consentire alla ditta CO.GE.CO. di Arce di effettuare gli interventi di ristrutturazione e consolidamento.
Il termine dei lavori è previsto tra la fine di ottobre e gli inizi di novembre. Un periodo troppo lungo che ha imposto al parroco don Giovanni De Ciantis di trovare un luogo alternativo per celebrare. In prima battuta il sacerdote ha optato per la palestra della scuola media Conte, per la quale ha ottenuto le autorizzazioni necessarie sia dal commissario prefettizio Basile che dal dirigente scolastico Antonella Falso. La comunità, però, a gran voce ha espresso il desiderio di non voler lasciare la chiesa. «Don, inventiamoci qualcosa?». Alla richiesta il parroco ci ha pensato un po' su. E così si è rivolto a don Pasqualino, ora parroco a Fontana Liri.
Diversi si anni fa, quando era sacerdote a Sora alla chiesa Nuova Maria Porta del Cielo, don Pasqualino ha comprato una struttura per le attività dei bambini della sua parrocchia. Il tendone, però, ha avuto altre destinazioni. A seguito del terremoto che ha colpito l'Umbria, è stato prestato per lungo tempo alla chiesa di Santa Maria degli Angeli di Assisi. Qui la comunità si è radunata in preghiera. Successivamente, nel 2009, il tendone è stato concesso, sempre da don Pasqualino, alla facoltà di Medicina dell'Università de L'Aquila per consentire agli studenti di sostenere gli esami.
Da sabato è stata installata nel giardino della parrocchia di San Giovanni. A montare la struttura è stato don Giovanni in persona, definito dalla comunità il sacerdote operaio', aiutato da un gruppo di giovani parrocchiani. «La comunità ha detto durante la celebrazione di domenica il parroco - si è ritrovata qui nella speranza che questa tenda possa diventare il segno della grazia dello spirito, che tiene unita questa comunità. Una chiesa di comunione».
Intanto la parrocchia si prepara a festeggiare il 24 giugno, giorno di San Giovanni. «Nonostante le difficoltà dovute alla ristrutturazione della chiesa, cercheremo di portare avanti con sobrietà e semplicità anche gli impegni pastorali per la festa di San Giovanni».
 
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