Cassino, illuminazione pubblica e cimitero in gestione a privati

Illuminazione in piazza Labriola a Cassino
di Domenico Tortolano
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Giovedì 14 Maggio 2020, 08:14
Il comune di Cassino non ha né soldi e né personale per gestire alcuni servizi al cittadino come la manutenzione e le lampade votive del cimitero di via san Bartolomeo e né per la pubblica illuminazione stradale.  E allora ha varato un programma di gestione privata con l’obiettivo di risparmiare e di garantire una migliore fruibilità dei servizi. La discussione è stata avviata nella riunione della commissione consiliare lavori pubblici di ieri che ha trattato anche il programma triennale delle opere, l’alienazione e valorizzazione  di beni comunali e le aree edificabili.  E quindi   verrà pubblicato un avviso pubblico per un progetto di finanza per gestire la manutenzione all’interno del grande cimitero di via san Bartolomeo  e le lampade votive. Sono circa 8 mila le lampade collocate sulle tombe per un incasso annuale che si aggira sugli 80 mila euro. Ma la morosità delle bollette è abbastanza alta. In media i parenti pagano una bolletta di circa 18 euro per tomba. Negli anni scorsi la riscossione affidata ad una società esterna non portava nelle casse comunali granchè. Con il conseguente contenzioso per il recupero delle somme non versate dalle ditte. Per la carenza di personale la pulizia e i lavori all’interno dell’area del camposanto vanno a rilento con le lamentele dei parenti dei defunti. Anche per le tumulazioni nei mesi scorsi c’erano state delle proteste per i ritardi. Ed ora il servizio è affidato ad una ditta esterna. Perciò si vuole affidare l’intera gestione ad una società. E presto ci sarà il bando. Stessa cosa per l’efficientamento energetico. Perché in molte zone della città l’illuminazione è scarsa e per  sostituire una lampadina spesso l’operaio addetto lo fa con molto ritardo, anche di settimane. Attualmente il comune spende circa 800 mila euro all’anno per la bolletta dell’Enel e per le riparazioni. E con impianti non a norma. Anche per questo il comune vuole affidare con un progetto di finanza tale gestione ad una  impresa privata specializzata sia per l’illuminazione stradale che delle sedi comunali. L’impegno riguarderebbe la modernizzazione degli impianti con lampade di ultima generazione con un forte ribasso dei consumi e dei costi  ed una spesa ridotta per il comune. In cambio di una gestione ultradecennale all’impresa.
Cinema multisala
In commissione è passato poi il progetto di alienazione dell’ex piscina comunale di via Appia con l’impegno per l’acquirente di costruirvi un cinema multisala. Il manufatto è incompleto da circa 30 anni ed ora l’Amministrazione del sindaco Enzo Salera ha deciso di venderlo per trasformarlo in una struttura diversa per la richiesta che c’è da parte di tanti cittadini e del territorio. La mancanza a Cassino di un cinema. Anche qui si vuole accelerare per far  realizzare l’opera nel giro di un anno. Sempre in commissione è stato accertato dall’area tecnica che il comune attualmente non dispone di aree edificabili di proprietà alienabili. Sono state tutte vendute, salvo alcuni piccoli appezzamenti. Via libera anche al piano triennale dei lavori pubblici con opere tutte con copertura economica, perché per le nuove disposizioni ministeriali non si possono più inserire opere che non si faranno mai. Infatti non figura il progetto della funivia, perché senza copertura. Argomento che sarà ripreso, assicurano dalla maggioranza, non appena sarà passato il fenomeno della pandemia che ha bloccato per oltre due mesi ogni attività.   E inoltre piazza Diamare antistante la chiesa di S.Antonio sarà allargata. Ossia verrà tolto lo spartitraffico con alberi e lampioni. Lo ha deciso la giunta comunale accogliendo una proposta del parroco della chiesa. Perché lo spartitraffico impediva lo svolgimento di cerimonie religiose, soprattutto   in   occasione di grande afflusso di fedeli. Le aiuole saranno eliminate ma la circolazione stradale rimarrà come è attualmente con doppio senso di marcia. Saranno fatte delle strisce pedonali.
Domenico Tortolano
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