Cassino, Fca conferma il suv Maserati e chiede incentivi per l'ibrido, regione Lazio approva mozione di sostegno

Interno dello stabilimento Fca di Cassino
di Domenico Tortolano
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Venerdì 26 Giugno 2020, 07:44 - Ultimo aggiornamento: 07:54
Lo  stabilimento Fiat Chrysler di Cassino produrrà il Suv Maserati e arriveranno le vetture con motori ibridi. Lo ha ribadito Pietro Gorlier, responsabile attività europee di Fca, durante l'audizione in Senato via web di ieri mattina pecisando "Non spostiamo nessuna produzione all'estero. I nostri sviluppi produttivi sono in Italia dove la produzione aumenterà". Ed  ha aggiunto "riassorbiremo l'occupazione nel 2022-2023". Ed ancora “Per rilanciare il settore bisogna ampliare gli incentivi all'ibrido leggero per rimettere in moto tutta la filiera e smaltire i veicoli in stock fermi presso i concessionari".  Conferme anche per il piano di investimenti per l’Italia, gran parte del quale è stato già avviato negli impianti nazionali, un piano che è alla base della trasformazione del settore automotive italiano verso un futuro a basse emissioni, alimentato da veicoli ibridi ed elettrici e sempre più connessi.  E secondo Gorlier "Il mercato italiano dell'auto potrebbe subire quest'anno un calo del 35%.” Dichiarazioni dopo  il perfezionamento del maxi prestito da 6,3 miliardi con garanzie statali. Insomma  confermato il piano industriale del 2018 e man mano implementato come il finanziamento per Cassino di 800 milioni di euro.  Ma per il Covid tutto slitta al 2021, sia l’ibrido che il Suv Maserati. E da gennaio scorso tanta cassa integrazione per il calo del mercato e con le fabbriche dell’indotto in crisi profonda come la Tiberina di Cassino che minaccia 45 licenziamenti di operai precari. Sono in sciopero da lunedi scorso. Intanto il Consiglio regionale del Lazio ha approvato ieri  la mozione proposta dal Presidente del Consiglio regionale Mauro Buschini
e sottoscritta dalla maggior parte dei capigruppo e consiglieri regionali, per provvedimenti urgenti da mettere in atto sul settore automotive e, in particolare, nel sito Fca di Cassino e nel relativo indotto. Oltre alla proroga del divieto di licenziamento degli ammortizzatori sociali per tutto il 2020, si impegnano il Presidente Zingaretti e la giunta regionale a presentare istanza al Ministero dello Sviluppo economico per estendere all'Area del sud della Provincia di Frosinone l'area di crisi industriale complessa e di istituire, nell’immediato, un tavolo coinvolgendo tutti gli operatori per un accordo di programma a favore del settore. “Anche alla luce – spiega Buschini – delle mobilitazioni di questi giorni nel cassinate di molti operai ovviamente preoccupati per il loro futuro, occorrono unità di intenti e ricerca di soluzioni concrete. Nessuno deve essere lasciato solo nell’affrontare le conseguenze di questa drammatica crisi”. Critico il  consigliere regionale  Pasquale Ciacciarelli:“Basta prese in giro. Ora servono i fatti: bisogna tutelare i giovani ed i lavoratori dell’indotto Fiat.  Zingaretti deve incontrare i vertici dell’azienda, i  sindacati, le aziende dell’indotto come la Tiberina, ma anche altre che si trovano nel nord della provincia.  Eserciterò tutta la mia pressione su chi governa questa regione, e non per una questione politica ma di dignità nei confronti dei cittadini della provincia di Frosinone.”  Intanto questa mattina  l’Ugl Metalmeccanici scende in piazza. Venerdì 26 giugno, dalle 9.30 alle 12, il Segretario Provinciale Metalmeccanici Gerardo Minotti, il Segretario Generale Enzo Valente e i rappresentanti sindacali, effettueranno un sit-in davanti la Prefettura di Frosinone per difendere il lavoro che il lockdown ha messo in ginocchio. Al rappresentante del governo l'Ugl Metalmeccanici lancerà la richiesta di mettere in sicurezza i lavoratori a partire da una più celere erogazione degli ammortizzatori sociali, l'immediato blocco dei licenziamenti e fino alla fine del 2020, il prolungamento delle Naspi in scadenza affinché si evitino tagli occupazionali e la dismissione di interi stabilimenti 
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