Cassino, donna caduta dalla finestra: casa dei misteri, sfratto e minacce

Cassino, donna caduta dalla finestra: casa dei misteri, sfratto e minacce
di Alberto Simone
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Martedì 31 Gennaio 2023, 09:21


Resta contro ignoti il fascicolo che la Procura della Repubblica di Cassino ha aperto per quanto accaduto giovedì scorso in via Zamosch. Trascorsi quattro giorni dall'episodio che si è verificato nel piccolo quartiere della Città Martire non risultano dunque esserci persone iscritte nel registro degli indagati. Il sostituto procuratore Mattei ha però assegnato specifiche deleghe alla polizia per ricostruire alcuni elementi che sembrano essere ancora poco chiari.

LA RICOSTRUZIONE

Ricapitoliamo: giovedì scorso, poco dopo le 10.30 del mattino, una donna si è affacciata da una finestra di un'abitazione in via Zamosch, a Cassino, ed ha iniziato ad urlare, richiamando l'attenzione di tutto il vicinato.

In pochi attimi, dunque, una decina di persone si sono catapultate sotto la finestra dell'abitazione per evitare il peggio. Quando la donna si è lanciata nel vuoto ha trovato una sorta di materasso umano' che gli ha impedito di sbattere violentemente a terra. Tuttavia ha riportato qualche ferita ed è stato necessario allertare i soccorsi del 118: ancora oggi la donna è ricoverata in ospedale. Sarà il suo interrogatorio, che potrebbe tenersi verosimilmente in settimana, a dipanare le tante ombre sul caso. Secondo la ricostruzione di alcuni testimoni che sono corsi in casa negli attimi in cui altri attendevano sotto la finestra per evitare il peggio, la donna era barricata nel bagno. Solo a quel punto l'uomo che era in casa con lei, in quel momento in un'altra stanza, si sarebbe accorto di quel che stava accadendo.

I PUNTI DA CHIARIRE

Altri residenti ed esercenti del posto tratteggiano un quadro a tinte fosche di quel che accadeva in quella casa. C'è chi ha raccontato di aver sentito gridare già da prima che la donna tentasse di lanciarsi e che quelle urla in quell'abitazione erano quasi quotidiane. Altri hanno ipotizzato anche la presenza di un'altra persona al fianco della donna mentre lei si lanciava giù. Proprio per far chiarezza su queste dinamiche poco chiare il sostituto procuratore Mattei ha conferito specifiche deleghe agli agenti a cui spetta il compito di ricostruire l'accaduto con i rilievi e le testimonianze: l'uomo - 55 anni, intestatario del contratto di affitto della casa dove stava per consumarsi la tragedia - ha raccontato agli agenti di essere in un'altra stanza in quegli attimi e di non essersi accorto di nulla: non risulta essere indagato. Decisiva sarà la testimonianza della donna - 35 anni, originaria della provincia di Forlì, ricercatrice all'Università - che da qualche mese aveva iniziato una relazione con l'uomo e spesso frequentava la sua casa.

LO SFRATTO

E proprio a proposito della casa, emergono adesso particolari interessanti. L'uomo, intestatario del contratto di affitto, secondo quel che racconta il proprietario della palazzina dove ci sono due unità immobiliari, risulta essere moroso. Per questo motivo proprio nei giorni scorsi il Tribunale di Cassino ha emesso lo sfratto che diventerà esecutivo il 20 febbraio. E non è tutto. L'uomo lo scorso mese di giugno è stato anche querelato dal padrone di casa che avrebbe fornito agli investigatori una serie di messaggi whatsapp nei quali l'uomo lo minacciava per farlo desistere dal fare lo sfratto. Sempre stando al racconto del proprietario dell'abitazione che giovedì mattina è stato avvisato dai vicini di quel che era accaduto, già in passato c'erano stati problemi non secondari all'interno di quella casa al punto che gli inquilini dell'altra unità immobiliare ricadente nello stesso stabile avevano più volte minacciato di chiamare anche le forze dell'ordine.
 

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