Cassino, Relazione Covid in consiglio comunale,
minoranza all'attacco. Al via le opere pubbliche

La sala Restagno del comune di Cassino dove si svolge il consiglio comunale
di Domenico Tortolano
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Venerdì 15 Maggio 2020, 04:25
Attesa e novità per il primo consiglio comunale di Cassino in chiave Covid che si sposta, a causa della pandemia, dalla storica sala Di Biasio,  nella più ampia sala Restagno con le poltrone blu di solito occupata per convegni e presentazione di eventi. Si comincia questa mattina alle 10,30. All’ingresso thermoscanner per tutti. Non è ammesso il pubblico ma solo i cronisti acceditati. Al tavolo della presidenza solo il sindaco, la presidente d’aula e la segretaria generale. In prima fila gli assessori, e poi alla sinistra i consiglieri di maggioranza e a destra  quelli di minoranza.  E si annuncia una seduta calda, soprattutto da parte dell’opposizione proprio  sulla questione Covid.  Si lamentano di non essere stati consultati abbastanza. Il sindaco  terrà la relazione  sull’attività di assistenza ai cittadini per l’emergenza sanitaria e sull’organizzazione della Fase 2.  Poi dovrà rispondere alle interrogazioni e mozioni dei consiglieri di  minoranza. Il consigliere Franco Evangelista vuole chiarimenti  sull’istanza di accesso agli atti avanzata per conoscere i nominativi dei vari incaricati a rispondere alle esigenze dei servizi sociali mentre i consiglieri Petrarcone, Fontana, Mignanelli e Bevilacqua  hanno presentato una mozione per conoscere le misure per fronteggiare la crisi economica conseguente all’emergenza Covid. Luca Fardelli, invece, con un ordine del giorno chiede informazioni sulla ripartenza post Covid. Inoltre il consigliere Renato De Sanctis ha presentato proposte per la mobilità pedonale e ciclabile. Sia in funzione dell’emergenza che dell’ambiente. Un’altra seduta consiliare è stata convocata per martedi prossimo, alle 10,30, con 12 punti all’odg tra cui interrogazioni e  mozioni. Con  proposte per la stazione Tav  e poi la consegna del bilancio di previsione da approvare nell’assise del 10 giugno.  Intanto negli uffici tecnici si lavora per dare il via alle opere pubbliche già appaltate ma fermate dal Covid. L’apertura dei cantieri è prevista all’inizio di giugno. Una ditta ha vinto l’appalto da 300 mila euro per mettere in sicurezza il lungofiume Rapido di via Madonna di Loreto con inizio dal ponte sulla Casilina fino all’incrocio con san Pasquale. Qui i lavori non vengono più eseguiti dal lontano 1958 quando venne installata una ringhiera metallica di protezione su una base di cemento. Negli anni, però, per la mancanza di manutenzione la ringhiera è crollata e diversi sono stati gli incidenti stradali con macchine finite nel fiume. Gli occupanti salvati dall’intervento dei vigili del fuoco. Nel frattempo argini e corso d’acqua sono stati  invasi da cespugli e alberi d’ogni genere  e durante l’alluvione di  dicembre  scorso il fiume rischiò di straripare. Altra opera che dovrebbe partire a giugno è la nuova bitumazione dell’importante arteria che collega  la città all’ospedale Santa Scolastica. Infatti Astral asfalterà via san Pasquale dall’incrocio con via Sferracavalli fino al complesso ospedaliero. Una strada oggi tappezzata  di buche provocate dall’usura e dalle riparazioni della rete idrica. Sempre Astral provvederà ad asfaltare viale Dante, da piazza Diamare fino a davanti la stazione ferroviaria. Anche questa una strada sconnessa per le  tante buche riparate  ma che poi si riaprono in occasione di forti piogge. Inoltre Astral dovrà provvedere a rifare il marciapiede di destra di  viale Bonomi, da via S.Angelo, fino all’incrocio con via delle Terme.
Domenico Tortolano
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