Cassino, boom di fascicoli nella Procura di frontiera: ma ci sono pochi magistrati

Cassino, boom di fascicoli nella Procura di frontiera: ma ci sono pochi magistrati
di Vincenzo Caramadre
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Giovedì 19 Gennaio 2023, 08:31 - Ultimo aggiornamento: 29 Aprile, 07:10

Nel settembre 2012, poco più di dieci anni fa, con la riforma della geografia delle sedi giudiziarie il tribunale di Cassino fu salvato con una precisa motivazione, che suonava come una rinnovata missione, perché ritenuto presidio di legalità in un territorio di frontiera. In dieci anni, nonostante l'ampliamento della giurisdizione al sud pontino e alle isole, per un totale di 68 comuni dislocati in due regioni e tre province, poco è cambiato soprattutto rispetto all'ufficio inquirente.
Nel 2017, cinque anni dopo la riforma, i pubblici ministeri in servizio erano sei. Nel 2022, nonostante l'ampliamento della pianta organica a nove pubblici ministeri più il procuratore capo, gli effettivi sono sette.
Un carico di lavoro che nel corso degli anni è cresciuto e inevitabilmente si ripercuote anche sugli approfondimenti. La pandemia, in linea generale, ha portato ad una flessione delle iscrizioni delle notizie di reato, ma a Cassino i numeri restano alti, se pur in linea con il dato generale.

I NUMERI

Nel 2022 il totale dei fascicoli (contro noti, contro ignoti e non costituenti reato) iscritti sono stati 13.419.

Nel dettaglio: contro soggetti noti, dunque identificati, 5484; contro ignoti 5858 e non costituenti reati 2077. I sette pubblici ministeri nel 2022, quindi hanno dovuto trattare 1.917 fascicoli. A questi dati vanno aggiunte le cosiddette applicazioni per indagini di competenza della Direzione distrettuale antimafia non quantificabili perche lunghe e più complesse. Ciò, però, dimostra che il territorio è permeato da infiltrazioni della criminalità organizzata, come tra l'altro, specificato anche nell'ultima relazione della Dia al Parlamento.

L'ORGANICO

Alla luce dei numeri e della peculiarità dell'ufficio giudiziario di Cassino, posto territorialmente tra Roma e Napoli, è ormai chiaro a tutti che occorrere rivedere al rialzo la pianta organica, ciò per garantire un numero standard di sostituti che periodicamente si alternano. In questi giorni sono stati messi a concorso due posti per la mobilità volontaria e nelle prossime settimane si saprà se ci sono state richieste di trasferimento verso la procura di Cassino. Un caso quello della carenza di personale non solo legato ai magistrati, ma anche al personale amministravo ben noto anche al mondo forense.

GLI AVVOCATI

«Nel 2022 - ha spiegato l'avvocato Gianluca Giannichedda, presidente uscente dell'ordine degli avvocati di Cassino - vi è stato un aumento dei procedimenti pervenuti alla procura di Cassino con la contemporanea diminuzione dei sostituti procuratori e del personale amministrativo. Ciò rende particolarmente difficoltoso il lavoro della Procura e potrebbe avere ripercussioni anche per la nostra categoria. Il Consiglio dell'ordine degli avvocati sta adottando un deliberato da inoltrare alle istituzioni competenti per sollecitare le coperture necessarie». Sulla questione è intervenuto anche il presidente della camera penale, l'avvocato Pasquale Improta.
«La camera penale - ha detto l'avvocato Improta- di fronte a questi dati, da una parte è confortata dal fatto che l'attività investigativa è attiva e permeante, ciò garantisce la sicurezza sociale, ma dall'altra è preoccupata per la scarsezza di organico sia in ordine ai magistrati in forza all'ufficio di procura nonché del persona coadiuvate, necessario ad affrontare un carico di lavoro di siffatta rilevanza. Tutto ciò tenendo conto anche di fenomeni criminali di maggiore strutturazione delinquenziale. Solo grazie all'impegno di tutto l'ufficio di procura si riesce a garantire la propria funzione istituzionale, ci aspettiamo - ha concluso - una implementazione delle risorse umane ed economiche da destinare al nostro tribunale».
Vincenzo Caramadre
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