Cassino, Bonifica dell'ex Marini: occorrono 2 milioni di euro
Il Comune chiede aiuto alla Regione

Il sito, ex Marino durante l'incendio del 2017
di Vincenzo Caramadre
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Sabato 23 Maggio 2020, 06:30
Ormai da vent’anni i cittadini reclamano la bonifica di quel sito, ex fabbrica di pezzi meccanici prima e sito di stoccaggio dei rifiuti dopo. 
Parliamo dell’ex fabbrica Marini di via Cerro a Cassino: un nervo scoperto, soprattutto per i residenti della zona. Un sito dove all’interno c’è di tutto, rifiuti di ogni genere. Mentre all’esterno sono ben visibili le coperture in amianto fortemente danneggiate dall'incuria e dal tempo.
Periodicamente i residenti della zona richiamano l’attenzione su quelle che definiscono “una bomba ecologica”. Manifestazioni, sit-in, interviste e servizi tv. 
Ci sono i residenti di via Cerro, il Comitato Solfegna. Cittadini in prima linea per la tutela dalla salute e dell’ambiente. Cittadini esasperati. Qualche anno fa, era il 4 settembre 2017, l’ex Marini è stata anche lambita da un incendio. Dista pochi metri dalla corsie dell’A1, andò a fuoco un Tir e la fiamme attecchirono la vegetazione, fino ad arrivare alla struttura. Il tempestivo intervento dei vigili del fuoco evitò il peggio
Il sito è stato chiuso negli 90, agli inizi del 2000 si è presa coscienza, grazie ai cittadini e ai comitati, della pericolosità ambientale. Nel 2002 c’è stato anche un sequestro con finalità di bonifica.
IL NODO DELLA BONIFICA
C’è stata, qualche anno fa, una prima tranche con la messa in sicurezza del sito. La Regione Lazio, con un finanziamento da 600 mila euro, diede vita all’intervento. Ma i residenti chiedono la rimozione di tutti i rifiuti. 
“Occorrono - ha spiegato il sindaco di Cassino Enzo Salera - 2 milioni di euro per la rimozione di tutti i rifiuti. Soldi che non abbiamo. Su questo ci stiamo interessando per coinvolgere la Regione Lazio".
Ma il problema a quanto pare riguarda anche altri siti. "Tutta l’area del cassinate, dove ci sono diverse zona con emergenze ambientali, bombe ecolofiche, deve essere inserita nel Sin. Deve diventare sito d'Interesse Nazionale", ha concluso il sindaco Salera.
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