Caso Ruberti, sfilano i testimoni in Procura. Vladimiro De Angelis: «Ecco perché Albino ha reagito così»

Albino Ruberti e Vladimiro De Angelis
di Pierfederico Pernarella
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Martedì 23 Agosto 2022, 22:48 - Ultimo aggiornamento: 24 Agosto, 15:31

l sostituto procuratore di Frosinone Adolfo Coletta sembra non voler tirare troppo per le lunghe l’indagine conoscitiva sul video della furibonda sfuriata di Albino Ruberti contro Vladimiro De Angelis, il broker assicurativo fratello del più noto Francesco (leader del Pd frusinate e presidente del Consorzio industriale del Lazio) , e Adriano Lampazzi, sindaco di Giuliano di Roma. L’ex capo di Gabinetto del Campidoglio dovrebbe essere sentito già entro questa settimana. Così Vladimiro De Angelis e Lampazzi. In Procura saranno convocati tutti i testimoni: gli altri commensali che hanno presa parte alla cena del 1° giugno, ma anche il titolare del ristorante e i camerieri. L’obiettivo è conoscere le ragioni della lite.

Al tavolo, da quello che si è capito, sarebbero girate un bel po’ di bottiglie di vino.

Un clima alticcio che, complice le tensioni politiche pregresse, potrebbe aver fatto dire qualche parola di troppo. Sul calcio, come sostengono i protagonisti? Sulle candidature alle regionali, come avrebbe ammesso qualche testimone? O su una presunta richiesta riguardante polizze assicurative, come insinuano alcune ricostruzioni giornalistiche? Vladimiro De Angelis nega di aver parlato di lavoro o politica e soprattutto di aver fatto una richiesta indecente a Ruberti.

Caso Ruberti, verifiche sui fratelli De Angelis e sulle polizze della Asl

Al di là della violenta reazione e delle minacce di morte (reato procedibile a querela di parte, salvo casi eccezionali tra i quali non rientra il dopocena frusinate) che in linea teorica, per quanto sia assurdo, possono essere legate a una discussione per futili motivi, Ruberti dovrà chiarire cosa volesse dire quando ha urlato, forse riferendosi a Vladimiro De Angelis: “Lo scrivo a tutti quello che mi ha detto”. Un retroscena sul rigore nel derby romano? Ironie a parte e al netto del carattere notoriamente irascibile del funzionario dem, quella frase lascerebbe sospettare che la discussione fosse finita su un terreno scivoloso. La politica ed in particolare, come si è detto, le candidature per le prossime regionali? Anche in questo caso, però, cosa di così compromettente avrebbe potuto dire uno come Vladimiro De Angelis che non riveste alcun ruolo nel Pd? Si finisce quindi sempre per tornare al giallo di quella frase sibillina - “lo scrivo a tutti quello che mi ha detto” - che non troverebbe una logica spiegazione rispetto alle ricostruzioni fornite dai protagonisti della vicenda. 

LA VERSIONE DI VLADIMIRO

A ribadire la sua ieri, all’Adnkronos, è stato proprio il broker assicurativo Vladimiro De Angelis: «Quella sera sono andato con mia moglie a seguire la chiusura del comizio elettorale in piazza Garibaldi, vicino al ristorante La Taverna. La mia partecipazione a quella cena è stata del tutto occasionale, dall’aperitivo si è creata una tavolata aperta a tutti. La lite tra Ruberti e Lampazzi è iniziata nel ristorante, mentre si discuteva di calcio, per poi trasferirsi in strada. Io sono intervenuto per cercare di evitare che potesse degenerare. Ruberti ad un certo punto mi ha urlato “toglimi le mani di dosso, ti rovino e gli ho risposto che non avrebbe potuto rovinarmi, ‘non c’entro nulla con la politica - gli ho detto - ho il mio lavoro, casomai mi ti compro ma non mi rovini. È stata mia moglie a portarmi via, rimproverandomi che da paciere rischiavo di diventare un protagonista della lite».

I CONTRATTI CON LA ASL

Vladimiro De Angelis poi parla dei contratti assicurativi con la Asl di Frosinone sui quali la Regione Lazio ha chiesto verifiche. La gara d’appalto risale al dicembre 2021: «Dei tre lotti più importanti, incendio, infortuni ed Rca, ad Unipolsai e Generali, che si sono presentate in coassicurazione (quota 60% e 40%), è stato aggiudicato solo il lotto incendio - spiega il broker - In questi tre lotti aggiudicati la Unipolsai (incendio con Generali) è stata l’unica impresa a formulare un’offerta. Nella precedente gara ad Unipolsai e Generali sempre in coassicurazione (quota 50% e 50%) furono invece aggiudicati i lotti incendio e infortuni mentre Unipolsai rimase aggiudicataria anche del lotto Rca. Non si può dunque ipotizzare nessun favoritismo. Inoltre i premi di aggiudicazione sono riferiti all’intero periodo coperto dalla gara e non all’anno e nel caso del lotto più importante esso va suddiviso in quota Unipolsai/Generali». 

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