Caro energia, l'università di Cassino punta sull'autoproduzione

Marco Dell'Isola
di Elena Pittiglio
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Domenica 4 Settembre 2022, 10:14

 Il caro energia si abbatte anche sull'università di Cassino e del Lazio Meridionale che, negli ultimi mesi, sta vedendo raddoppiare i costi in bolletta pur mantenendo i consumi invariati. Dinanzi a un quadro alquanto preoccupante, Unicas è scesa in campo per fronteggiare il problema. In che modo? «Stiamo lavorando su più fronti. Anzi, al momento siamo impegnati a tre livelli. Il primo nazionale, il secondo locale e il terzo al nostro interno con l'istituzione di un tavolo tecnico».
A parlare è il magnifico Marco Dell'Isola. Il rettore è stato chiamato dalla ministra dell'università Maria Cristina Messa a sedere nel gruppo di lavoro nazionale, voluto dalla stessa ministra. La commissione ministeriale ha il compito di esaminare e confrontarsi sulle best practice adottate dai vari atenei italiani per fronteggiare la crisi energetica.

IL RETTORE

«Il ministro racconta il prof.

Dell'Isola mi ha voluto nella commissione coordinata da Stefano Paleari, consigliere del ministro per l'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e docente universitario. Il tavolo, costituitosi in risposta all'attuale crisi energetica e al conseguente aumento dei prezzi dell'energia e del gas, è composto da dieci persone tra cui rettori e tecnici dei ministeri dell'Università e della Transizione economica. Proprio in questi giorni rivela Dell'Isola abbiamo consegnato alla ministra la bozza di linee guida elaborata e finalizzata a ridurre i consumi ed aumentare la quota di energia autoprodotta da fonti rinnovabili».

L'OBIETTIVO

E Unicas punta proprio in questa direzione: aumentare l'energia autoprodotta.
In realtà già da anni si muove in questo ambito. «Da quando ero pro rettore continua Dell'Isola ho iniziato un progetto in collaborazione con la confinante cartiera Wepa. A giorni, la firma di una convenzione tra l'ateneo e la dirigenza dello stabilimento ufficializzerà il progetto, che ha incassato già l'adesione del Consiglio d'amministrazione dell'università».
In cosa consiste il progetto? «Si tratta di un progetto di teleriscaldamento per la riduzione dei consumi energetici per il solo Campus Folcara» anticipa il magnifico. Ultimo impegno a livello interno. «I consumi delle sedi universitarie, stando allo studio che abbiamo portato a termine - continua Dell'Isola si attestano nella fascia medio bassa. Durante la pandemia abbiamo registrato un abbattimento dei consumi del 50%, con la ripresa, ovviamente, sono aumentati. I consumi, ora, sono tornati al periodo pre pandemia, quindi cambiamenti a riguardo non ci sono stati. Tuttavia i costi sono sbalzati. L'ufficio Tecnico, con in testa l'ing. Marciano, ha dato vita ad un tavolo interno per studiare alcune ipotesi per contenere la spesa. Stiamo valutando di abbassare i gradi del riscaldamento; di sospendere le lezioni e chiudere le strutture il venerdì pomeriggio. Mi preme sottolineare: siamo ancora nel campo delle ipotesi. Non è nulla certo» conclude il rettore.
Elena Pittiglio
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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