Capodanno negato ai ragazzi autistici, i proprietari dell'hotel di Ferentino: «Ci scusiamo con le famiglie»

Capodanno negato ai ragazzi autistici, i proprietari dell'hotel di Ferentino: «Ci scusiamo con le famiglie»
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Giovedì 2 Gennaio 2020, 18:54 - Ultimo aggiornamento: 19:11

«Siamo profondamente dispiaciuti per quello che è accaduto, ma abbiamo sempre agito in buona fede: vogliamo porgere le nostre scuse alle famiglie e ai ragazzi, e proporre loro di incontrarci per avviare insieme un percorso che ci porti a migliorare la nostra conoscenza dell'autismo e la nostra capacità di accoglienza».

Claudia Pompeo, rappresentante della proprietà dell'hotel 'Fontana Olentè del complesso Terme Pompeo di Ferentino a pochi chilometri da Frosinone, tende la mano dopo le polemiche per il presunto rifiuto, come segnalato dai familiari, di accogliere 10 ragazzi autistici nella loro struttura per festeggiare l'arrivo del nuovo anno con i propri congiunti.

«Non c'è mai stato un rifiuto formale da parte nostra anche perché non c'è mai stata una prenotazione - aggiunge la signora Pompeo - ci sono state alcune telefonate nella prima metà di novembre e una mail, quando abbiamo saputo della presenza di 10 ragazzi autistici ci siamo chiesti 'siamo in grado di assicurare loro tutta l'assistenza della quale possono aver bisogno, in una notte particolare come quella di Capodanno fra musica ad alto volume, balli, e fuochi d'artificio?'. Siamo abituati ad accogliere persone con vari tipi di disabilità, non abbiamo mai rifiutato né discriminato nessuno». E aggiunge: «Abbiamo solo avuto uno scrupolo ulteriore proprio perché la notte di Capodanno è una notte particolare. Abbiamo esposto le nostre perplessità ai genitori di uno dei ragazzi, forse potevamo esprimerci e comunicare in modo diverso e invitare la referente  a fare un sopralluogo e di questo chiediamo ancora scusa».

Dalla struttura alberghiera ribadiscono che «non ci sarebbe stato alcun problema ad accogliere 10 ragazzi autistici in qualunque altro giorno dell'anno, avevano solo timore di non essere in grado di farlo la notte di Capodanno». «Ora vorremmo fare in modo che questa situazione possa comunque generare una reazione positiva - conclude la signora Pompeo - per questo ci auguriamo di poter ospitare presto tutti loro in modo da conoscere ciò di cui possono aver bisogno e non farci trovare 'impreparatì la prossima volta».

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