"Mi taglio i capelli e dopo l'emergenza aiuto te", dieci Comuni ciociari si mobilitano per i pazienti oncologici

"Mi taglio i capelli e dopo l'emergenza aiuto te", dieci Comuni ciociari si mobilitano per i pazienti oncologici
2 Minuti di Lettura
Giovedì 7 Maggio 2020, 14:00 - Ultimo aggiornamento: 14:04

Nel momento in cui riapriranno barbieri e parrucchieri, dopo oltre due mesi di stop delle attività, tutti avranno un gran bisogno di tagliarsi i capelli. E questa può essere un'occasione per pensare anche agli altri, a chi dei capelli ne ha un gran bisogno.

Per questa ragione il Comune di Sora ha aderito alla campagna di sensibilizzazione sul tema oncologico “Mi taglio i capelli e dopo l’emergenza aiuto te”, promossa dall’Associazione no profit “Iniziativa Donne”.

Il progetto sostiene l’iniziativa “Banca dei Capelli” che mette a disposizione dei pazienti oncologici parrucche inorganiche. Il progetto benefico, nato in provincia di Bari, promuove sostanzialmente le donazioni di ciocche di capelli di determinate caratteristiche per realizzare parrucche destinate gratuitamente ai pazienti oncologici.



L’associazione “Iniziativa Donne”, nei tanti eventi organizzati con il patrocinio del Comune di Sora, ha più volte raccolto capelli grazie al supporto di tanti professionisti, consegnando una parrucca anche al reparto di oncologia dell’ospedale "S.S.Trinità".

«Nel momento di riapertura delle attività - dichiara  il sindaco Roberto De Donatis -  invito i parrucchieri sorani a partecipare alla raccolta benefica. Le ciocche delle clienti verranno lavorate ed una volta che la quantità di capelli, spediti dall’associazione Iniziativa Donne alla “Banca dei Capelli”, sarà consistente arriveranno le parrucche sul territorio e saranno consegnate gratuitamente».

Per avere maggiori informazioni i saloni possono contattare l’associazione  al 334.3776066.

Alla campagna “Mi taglio i capelli e dopo l’emergenza aiuto te” hanno aderito, oltre Sora, anche i comuni di Isola del Liri, Arpino, Castelliri, Broccostella, Campoli Appennino, Pescosolido, Posta Fibreno, Fontechiari e Casalvieri.


 

© RIPRODUZIONE RISERVATA