Campionati di balli caraibici
in Polonia, danzatrici del Cassinate
sul tetto del mondo

Campionati di balli caraibici in Polonia, danzatrici del Cassinate sul tetto del mondo
di Elena Pittiglio
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Domenica 21 Ottobre 2018, 23:32
Cassino e Roccasecca  sul gradino più alto nel mondo al Campionato mondiale di balli in svolgimento a Bialogrzegi in Polonia. La cassinate Ludovica Tescione è stata incoronata campionessa del mondo Ido Salsa Shine singolo femminile categoria Children allo Sport Hall di Bialogrzegi, dove si è disputata la competizione.


Ludovica  è figlia di Stefano Tescione e Barbara Di Rollo, consigliere comunale. Il sindaco di Cassino Carlo Maria D’Alessandro ha affidato ad un post pubblicato su Facebook la soddisfazione e l’orgoglio di una città per il traguardo raggiunto da Ludovica.
«Non si può che essere orgogliosi di una concittadina - scrive D’Alessandro - che porta in alto il nome della nostra città diventando campionessa del mondo in una delle specialità delle danze caraibiche che ha amato fin da bambina».

Altre due medaglie d’oro andranno a Roccasecca per le performance di  Alessandra Manzi e Alessandra Insardi, campionesse mondiali di balli caraibici per la categoria  duo. Alessandra Manzi ha conquistato anche la medaglia d’argento nella categoria singolo balli caraibici e salsa shining.

Alessandra Manzi vive a Roccasecca, paese d’origine di papà Gianluca,  la mamma, Sara Torrice, è di Cassino. Il nome della neo campionessa del mondo viene associato alla lettera-appello a Babbo Natale che nel dicembre 2017 la bambina, che all’epoca non aveva ancora compiuto 11 anni, dedicò al papà Gianluca, operaio licenziato dall’Ideal Standard. L’autrice, con poche e semplici parole  cercava di infondere coraggio al papà scrivendo: «Non devi essere triste  perché sono sicura che ce la farai. Ti rialzerai da questo brutto momento. E il futuro sarà sicuramente migliore del presente».

Una vera lezione di vita che la piccola rivolgeva non solo al suo papà, ma a tutti i papà uniti in quel momento dallo stesso destino.  Alessandra, all’epoca già campionessa regionale di balli caraibici,  a causa della perdita del lavoro del papà, in quella lettera appello si diceva pronta a rinunciare alla passione della sua vita: la danza. Un sacrificio necessario secondo  la bambina  perché, considerato il momento difficile, non voleva gravare ulteriormente sul bilancio familiare. Papà Gianluca, però, non ha permesso che lei mandasse tutto all’aria.  Un sacrificio che le ha permesso, oggi, di coronare  il suo sogno.
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