Calo demografico, Frosinone non è una provincia per immigrati

Calo demografico, Frosinone non è una provincia per immigrati
di Pierfederico Pernarella
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Lunedì 24 Maggio 2021, 09:39

Terra di emigranti, ma non di immigrati. La provincia di Frosinone, nel Lazio, è quella che attrae di meno gli stranieri in cerca di una nuova vita. Un dato che pesa sullo sviluppo demografico, insieme alle poche nascite e alla scarsa attrattiva per coloro che, soprattutto in questo momento storico, hanno deciso di lasciare le grandi città, Roma su tutte, a favore di centri limitrofi più sostenibili sia dal punto di vista economico che per la qualità della vita.

La provincia di Frosinone a fine 2020 conta 473.467 abitanti: 3.517 in meno rispetto al gennaio dello stesso anno.

Colpa delle poche nascite (3.164), quasi la metà dei morti (5.953), ma anche dello scarso ricambio migratorio interno, anche questo negativo: chi se ne va è sempre di più di chi viene. La differenza, per la precisione, è di 3mila abitanti in meno.

E sul tema dello spopolamento demografico, argomento del tutto assente dalle agende politiche locali, non può essere ignorato un altro fattore determinante: l'immigrazione straniera. Anche sotto questo aspetto la Ciociaria registra il dato peggiore a livello regionale.

Stando ai dati Istat, aggiornati al gennaio di quest'anno, la popolazione straniera nella provincia di Frosinone è composta da 25.020 cittadini, circa 200 in meno rispetto al 2019. Tra le altre province laziali, esclusa Roma, quella con il numero più alto di immigrati stranieri è Latina: 51.930 (2mila in più rispetto al 2019), seguono Viterbo (30.206) e Rieti (13.162).

Se i numeri assoluti dicono poco, raccontano tanto invece quelli messi a confronto con il totale della popolazione residente. Ed è qui che emerge in tutta evidenza il gap della provincia di Frosinone rispetto a quanto avviene nel resto de Lazio. Mentre infatti in tutte le altre province gli immigrati stranieri rappresentano tra il 10% (Viterbo e Latina) e l'8,5% (Rieti) del totale della popolazione residente, in provincia di Frosinone tale rapporto scende addirittura a poco più del 5%, quasi la metà delle altre. Una differenza significativa che potrebbe spiegare come altrove la recessione demografica è più contenuta rispetto a quella che si registra in Ciociaria.

E questo lo si evince in maniera lampante andando a guardare i numeri delle nascite della popolazione straniera residente nelle varie province. In quella di Frosinone i nuovi nati da famiglie di immigrati stranieri (234 nel 2020) incide solo per il 7,4% sul totale delle nascite nello stesso anno (3164). Mentre nelle altre province del Lazio le percentuali sono quasi il doppio oppure lo superano anche: 16,3% Latina, 12,8% Rieti, 17,3% Viterbo.

Numeri che dovrebbero far riflettere nel quadro di un'emergenza, la recessione demografica, che rischia di compromettere per sempre il futuro dei territori.

 

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