Cacciatore morto a Montecassino, l'amico che l'ha ucciso per sbaglio non si riprende dallo choc

L'uomo, ricoverato nell'ospedale "Santa Scolastica", non ha potuto firmare le notifiche per l'indagine: slittano i funerali di Francesco Giorgio

Cacciatore morto a Montecassino, l'amico che l'ha ucciso per sbaglio non si riprende dallo choc
di Alberto Simone
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Mercoledì 18 Gennaio 2023, 07:56 - Ultimo aggiornamento: 17:43

Slitta il funerale di Francesco Giorgio, l'uomo di 65 anni che domenica mattina è rimasto vittima di un incidente di caccia a Montecassino, nei pressi dell'Albaneta. Il suo amico, un sessantenne di Cassino che, stando ad una prima ricostruzione dei fatti sembrerebbe essere colui che per sbaglio ha premuto il grilletto, è ancora ricoverato in stato di shock all'ospedale "Santa Scolastica".

Come atto dovuto è stato iscritto nel registro degli indagati.

Nella giornata di lunedì si sarebbe dovuta perfezionare la notifica all'indagato, con la sua firma in calce al verbale. Essendo ancora scioccato per l'accaduto, è stato necessario prendere altro tempo. Ragion per cui l'esame autoptico si svolgerà solo oggi alle ore 13, i funerali slittano quindi quasi certamente a domani anche se la data e l'ora esatta si conoscerà solo nel tardo pomeriggio di oggi quando la salma dovrebbe essere riconsegnata ai familiari.

Una tragedia nella tragedia quella che si è consumata domenica mattina nel corso della battuta di caccia al cinghiale perché l'uomo che ha sparato l'ex ferroviere in pensione, non era solo un compagno della squadra di caccia di Francesco Giorgio, ma uno dei suoi più grandi amici, legati da un rapporto granitico ed anche da una lontana parentela.

Quello che ancora non è chiaro è se il colpo sia partito in maniera accidentale dalla carabina oppure se l'uomo abbia premuto il grilletto in maniera intenzionale, credendo di sparare ad un cinghiale quando la battuta di caccia era ormai giunta quasi al termine. Quel che è certo è che il colpo si è conficcato nella tempia del malcapitato per il quale non c'è stato nulla da fare: è morto sul colpo, nonostante i soccorsi immediati. I compagni della squadra che erano sui monti hanno capito subito quello che era successo: ci sono state scene strazianti. Per recuperare la salma si è reso necessario l'intervento dei vigili del fuoco e del soccorso alpino, creando un sentiero per permettere anche al magistrato di poter arrivare sul luogo dell'incidente.

L'INTERROGATORIO

Solo l'interrogatorio all'indagato potrà chiarire i contorni ancora oscuri di quella tragica mattinata, al momento l'uomo non sembra però in grado di essere sottoposto alle domande degli investigatori, pertanto si rallentano anche le indagini. A lutto tre comunità che si preparano a dare l'estremo saluto a Francesco Giorgio: oltre Cassino - il Comune dove l'uomo viveva, in località Solfegna, e dove dovrebbero svolgersi i funerali - anche il suo paese di origine, Piedimonte San Germano, e quello di Villa Santa Lucia per via del fatto che la squadra di caccia è composta proprio da tanti cacciatori del comune ai confini con la Città Martire.

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