Fotografo morto sulle Mainarde,
Picinisco piange Massimo Capocci
«Una persona straordinaria»

Fotografo morto sulle Mainarde, Picinisco piange Massimo Capocci «Una persona straordinaria»
di Roberta Pugliesi
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Domenica 30 Settembre 2018, 18:03 - Ultimo aggiornamento: 1 Ottobre, 14:58
Cade, batte la testa e muore sul colpo. Tragedia ieri mattina sulle Mainarde. Un 36enne di Picinisco, Massimo Capocci ha perso la vita mentre era con i suoi amici in escursione nell’agro di Rocchetta al Volturno.

L’ALLARME
Erano circa le ore 12 quando è partito l’allarme al 118. La comitiva stava salendo verso la Croce di monte Marrone che sovrasta Rocchetta, una zona impervia a circa 1800 metri di quota. Ad un certo punto è accaduto l’irreparabile. Capocci, forse per un malore o per una fatalità, ha perso l’equilibrio cadendo a terra. L’impatto con le rocce è stato violento e fatale. Il ragazzo ha battuto il capo perdendo subito coscienza. I suoi amici che hanno assistito alla scena non hanno potuto fare nulla per strapparlo alla morte. Hanno chiamato immediatamente i sanitari del 118 ma la zona è impossibile da raggiungere con i mezzi a motore per cui è stato necessario far intervenire i soccorsi dall’alto.

L’ELIAMBULANZA
Sul posto, oltre ai sanitari provenienti da Cerro al Volturno, anche un’eliambulanza partita da Pescara e alcuni volontari del Soccorso Alpino. La zona impervia, nell’agro di Rocchetta al Volturno, ha reso difficoltose le operazioni di recupero. Una volta giunti sul posto, però, i soccorritori non hanno potuto far altro che costatare la morte del giovane. Il suo cuore aveva già smesso di battere e probabilmente il decesso è avvenuto sul colpo. Sul posto anche i Carabinieri della stazione di Rocchetta a Volturno.

IL CORDOGLIO
«E’ una tragedia che ha scosso l’intera comunità di Picinisco - ha detto ieri pomeriggio il sindaco Marco Scappaticci -. Conoscevo molto bene Massimo e conosco la sua famiglia. Sembra retorica ma si trattava davvero di un giovane dal cuore d’oro, una persona straordinaria, un bravissimo fotografo, un ragazzo che aveva tanti progetti e che non meritava di morire. Siamo tutti sotto schock e non ci sono parole adatte per definire quello che è accaduto. Anche tutti i nostri compaesani che sono all’estero e che hanno saputo della tragedia si sono stretti al dolore della famiglia».

LA SUA PASSIONE
Massimo che aveva una passione grandissma per la fotografia, che era anche il suo lavoro. Viveva con la sua famiglia nel paesino della Valle di Comino ma era conosciuto anche a Sora e dintorni. Una ex insegnante di Sora, Fiorella Marcantoni, ha tracciato di lui un ricordo struggente, il ritratto di un ragazzo perbene deceduto troppo presto: «Mi fa male il cuore. Picinisco perde un ragazzo in fiore, bello, gentile, riservato, educato. Piango da sola, inebetita da un dolore senza fine. Non oso pensare alla mamma Alba, al papà Adelchi, alla sorellina Ilaria. Meno che mai, evoco il ricordo di Massimo, ragazzo ricco di coraggio, di positività, di amore per la vita».
Oggi pomeriggio nella chiesa parrocchiale di Picinisco l’ultimo saluto ad un ragazzo perbene che tutti piangono e che nessuno dimenticherà.
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