Il contrabbassista Maurizio Turriziani: «Così il maestro Moriccone scrisse un brano per me»

Il maestro Ennio Morricone mentre dirige Maurizio Turriziani
di Andrea Tagliaferri
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Martedì 7 Luglio 2020, 00:30 - Ultimo aggiornamento: 20:52

Tra i rapporti di amicizia e collaborazione che legano Morricone alla Ciociaria, c’è quello con Maurizio Turriziani, solista di contrabbasso di fama internazionale nato a Frosinone e perfezionatosi a Londra, Vienna e New York. Al musicista ciociaro Morricone ha dedicato un brano intitolato “Bra-evissimo”, neologismo ideato per sottolineare la bravura dell’esecutore da un lato e la brevità dell’opera dall’altro.

Nel racconto del Maestro Turriziani emerge la personalità brillante e ilare del grande compositore: «Ho iniziato a collaborare con Morricone nel 1987 nell’ambito del ‘Gruppo strumentale Musica D’oggi’, vero braccio armato dei compositori d’avanguardia ‘Nuova consonanza’. Mi legano a lui moltissimi episodi e una bellissima amicizia e il ricordo più vivo sono le risate incontrollabili che ci facevamo nel raccontare barzellette. Quando eravamo in sala prove, era abitudine una sorta siparietto che vedeva Morricone rimproverarmi scherzosamente per il mio modo originale e fuori dalle righe di interpretare la musica. Mi ripeteva ad ogni occasione che ‘dovevo contare le pause’, cosa che nella musica contemporanea è molto più difficile fare che non in quella classica». Poi un giorno arrivò una sorpresa.

«Ero a Palermo, nel 1994 - racconata Turriziani - mi esibivo come Primo contrabbasso al Teatro Massimo, quando ricevetti una telefonata dell’assistente di Morricone, Enrico De Melis, che mi annunciava l’invio di uno spartito del nuovo brano scritto dal Maestro e che avrei dovuto studiare con attenzione per poi recarmi a Roma per suonarlo con l’orchestra. Quando aprii il brano, per quanto riguardava il mio strumento, trovai solamente delle pause e, alla fine, una sola nota, un ‘FA naturale’. Lo chiamai e provai a spiegargli che forse c’era stato un errore nella stampa dello spartito, ma il Maestro con decisione mi disse ‘ti ho detto studia la tua parte e torna’ e così feci. Una volta tornato a Roma - conclude Turriziani - suonammo il brano, gli feci i miei complimenti ma gli chiesi spiegazioni su quell’unica mia nota e lui mi risposte che forse finalmente avevo imparato a contare le pause, consegnandomi lo spartito di ‘un regalo meritato’. Era ‘Bra-evissimo’ il brano a me dedicato. Fu un’emozione unica che porterò sempre nel cuore».

Turriziani ha iniziato giovanissimo l’attività concertistica collaborando con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e quella Regionale Toscana. Come solista si è esibito presso le più prestigiose istituzioni concertistiche del mondo e a lui sono state dedicate numerose composizioni originali. In un’intervista a Massimo Giletti Morricone ha raccontato il perché del brano scritto per il musicista frusinate: «Ho scritto BRA-EVISSIMO, il concerto per Contrabbasso e Archi, per Maurizio Turriziani perché è un contrabbassista di grande tecnica, di grande bravura, di grande fantasia interpretativa, di grande virtuosismo».

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